Tredicenne muore fulminato dalla malattia
Niccolò aveva avuto i primi dolori al ventre soltanto due mesi fa: «Un ragazzo d'oro esempio per i coetanei»

CERVARESE SANTA CROCE.
Niccolò Lovato, giovane promessa della squadra di calcio Esordienti A dell’Us Praglia, non ce l’ha fatta. Un male inesorabile l’ha vinto all’età di appena 13 anni. Il ragazzino, che da poco più di un anno si era trasferito con la famiglia da Treponti di Teolo a Montemerlo, al civico 23 di via San Prosdocimo, si è spento nelle prime ore di ieri al reparto di Pediatria dell’ospedale di Padova. La sua battaglia contro la malattia è durata neanche due mesi.
Niccolò aveva giocato a calcio fino ai primi di giugno. Verso la fine del campionato aveva disputato anche il Torneo internazionale giovanile di Abano. In seguito a un insistente dolore al ventre gli erano stati prescritti degli accertamenti che purtroppo avevano rilevato la drammatica realtà. Lascia nella disperazione il papà Gianni Lovato, erede della nota famiglia che ha fondato la ditta Lofra Cucine di Treponti, la mamma Camilla ed il fratellino di 6 anni. La notizia della scomparsa di Niccolò Lovato ieri mattina ha gettato nello sconforto l’intero ambiente sportivo biancoverde. «Siamo increduli, sapevamo che il giovanissimo calciatore in questi giorni stava giocando la partita più difficile della sua vita, ma abbiamo sperato fino all’ultimo che sarebbe riuscito a vincerla. Purtroppo non è stato così, era un ragazzo d’oro, un esempio per i giovani d’oggi», commenta addolorato il presidente dell’Us Praglia, Nicola Ghiotto.
Sconvolto dalla morte del tredicenne attaccante anche il responsabile della squadra, Umberto Maggiolo. «Niccolò era un campione di lealtà prima ancora che di bravura - afferma con la voce rotta dell’emozione il dirigente - Dalla prossima stagione per ragioni di età avrebbe dovuto lasciare l’Us Praglia dov’era approdato all’età di 8 anni. Appena concluso il campionato per accaparrarselo si erano fatte vive le squadre del Csr Teolo e dell’Abano. Pare che in accordo con i genitori avesse scelto di vestire nel prossimo campionato la casacca neroverde del club termale. Progetti cancellati nel giro di poche settimane. Ci stiamo organizzando per essere presenti in massa ai funerali. Abbiamo pensato di avvolgere la bara di Niccolò con la maglia numero 7 a cui era tanto legato». Dolore e commozione anche a Teolo dove la famiglia Lovato è molto conosciuta per aver abitato in via Euganea Treponti fino a circa un anno fa. L’ultimo saluto al ragazzino verrà dato domani mattina alle 10.30 nell’abbazia di Praglia.
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