Uccise la ex, scatta la perizia psichiatrica

VICENZA. Ieri è stato il suo compleanno, 48 anni che avrebbe portato splendidamente, come ha scritto sua sorella in un post su Facebook. Già, avrebbe. Perchè Monica De Rossi non c’è più e non potrà mai leggere quell’augurio pieno di amore e di tenerezza comparso sul profilo “Per Monica. Fine pena mai”.
Il 4 aprile scorso la donna, madre di tre figli, agente immobiliare di Grisignano, è stata uccisa con una coltellata dall’ex fidanzato Davide Tomasi, 38 anni, abitante a Grumolo delle Abbadesse e contitolare di una palestra a Campodoro. L’uomo, che non aveva accettato la fine della loro relazione, dopo averla inondata di messaggi, l’ha attirata nella trappola mortale: con la scusa che voleva comprare una casa, si è fatto mostrare una villetta in vendita a Poiana di Granfion (di proprietà di un padovano) e qui l'ha ammazzata colpendola alle spalle con un unico fendente sferrato usando un pugnale con una lama di 20 centimetri. Tomasi ha poi ha tentato il suicidio con i farmaci; risulterebbe inoltre aver assunto anabolizzanti anche prima del delitto.
Un omicidio aggravato premeditato come contestato dal pubblico ministero della Procura di Vicenza Claudia Brunino quando ha disposto l'arresto dell’uomo oppure, al contrario, un raptus frutto della follia? La risposta sarà decisiva per gli sviluppi giudiziari del caso, per arrivare a una condanna oppure alla non imputabilità.
E decisiva, a tale proposito, sarà la perizia psichiatrica che martedì prossimo verrà affidata formalmente dal gip Roberto Venditti a Diego Arsié, psichiatra, criminologo e psicoterapeuta; gli altri consulenti sono il professor Carlo Andrea Robotti per i familiari della vittima e la dottoressa Mara Bertini per l’indagato; consulente della Procura è lo psichiatra forense Carlo Schenardi, il medico scelto dalla magistratura veneziana per esaminare l’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova Giovanni Mazzacurati, nell'ambito del processo Mose.
L’esatto quesito a cui il perito dovrà rispondere verrà reso noto martedì mattina anche se, come spiega l’avvocato di parte civile Marco Dal Ben, si tratterà di valutare la capacità di intendere e di volere di Davide Tomasi al momento dell’accaduto e la sua capacità di stare in giudizio (di partecipare al processo). Una consulenza c’è già, ed è quella della difesa secondo cui ci sarebbe un vizio di mente.
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