Veneto giallo o arancione, tutto dipende dai nuovi parametri del governo
Fino a domenica 10 gennaio varranno le stesse regole per tutta Italia, seppur diverse giorno per giorno, mentre da lunedì 11 gennaio si ritornerà alle zone di colore. Il solo Rt lascerebbe qualche speranza al Veneto di rimanere zona gialla, con l'immissione del parametro dell'indice di contagio il declassamento sarebbe immediato

TOME' - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - SITUAZIONE IN CENTRO
VENEZIA. Da giorni ormai aleggia nel governo Conte la riclassificazione del rischio secondo criteri più stringenti: finora l’indice Rt di trasmissione del contagio inferiore a 1,25 ha consentito la permanenza del Veneto in area gialla, ma dall'11 gennaio (a meno di un cambio di rotta del governo dell'ultimo minuto) le nuove regole sanciranno l'ingresso del Veneto in quella arancione.
È il caso della nostra regione, Emilia Romagna e di un’altra mezza dozzina di territori. La congiuntura epidemiologica non ammette sconti
Fino a domenica 10 gennaio, infatti, varranno le stesse regole per tutta Italia, seppur diverse giorno per giorno, mentre da lunedì 11 gennaio si ritornerà alle zone di colore, che cambieranno in ogni regione dopo il nuovo monitoraggio.
Le nuove regole: Rt e indice di contagio. In sostanza il governo abbassa le soglie che fanno scattare la zona arancione o rossa: se una regione è in 'scenario 2' - dunque con un Rt da 1 a 1,25 - diventa arancione; se è in uno 'scenario 3' con Rt da 1,25 a 1,50 va invece in rosso.
Misure che si applicano, dice il decreto, ad una o più regioni "nel cui territorio si manifesta un'incidenza dei contagi superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti" (soglia al di sotto del quale è possibile eseguire il contact tracing).
Un passaggio quest'ultimo, sottolineano fonti di governo, introdotto per evitare che regioni con una circolazione virale bassa possano invece finire in arancione a causa di singolo episodio di aumento dell'Rt.
Il nuovo sistema delle fasce scatterà però da lunedì 11: venerdì arriverà il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità e sulla base dei dati aggiornati scatteranno le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza per l'attribuzione dei colori alle regioni.
Ad oggi, in arancione andrebbero Calabria, Liguria, Lombardia, Puglia e Veneto, che hanno tutte un Rt superiore ad 1 e un rischio alto.
La situazione della nostra regione. Il Veneto il cui Rt oscilla attorno all'1, ha di fronte a sè il semaforo arancione. Sarà decisivo il risultato del nuovo esame settimanale che la “Cabina di regia” del Ministero della salute divulgherà a stretto giro. Ma il vincolo di “50 nuovi casi positivi ogni 100 mila abitanti” mette già il Veneto sicuramente in zona arancione. «Vedo improbabile la zona rossa per i dati che abbiamo»: è la previsione del Presidente del Veneto, Luca Zaia, sulla prossima ricollocazione e il possibile 'declassamentò della regione nell'ambito delle fasce. «Non auspico nulla - dice - mi rimetto all'Istituto Superiore della Sanità». «Stanno aumentando le dimissioni rispetto alle prese in carico»: è l'andamento negli ospedali del Veneto reso noto dal Presidente Luca Zaia. Quanto al calcolo dell'Rt «il nostro gira attorno all'1 %, di certo non è alto». «Oggi prendiamo in cura - sottolinea il Governatore - tutti i pazienti»
Sul fronte Rt il Veneto, con qualche piccola variabile, è stabile a 1, sul fronte indice di contagio è lontano dal limite imposto, 50 caso ogni 100 mila abitanti. Qual è la questione? Non è chiaro se quest'ultimo parametro verrà inserito nel monitoraggio di venerdì 8 o venerdì 15. Con il solo Rt il Veneto avrebbe qualche possibilità di restare giallo, con l'indice di contagio sarebbe declassato seduta stante.
Cosa cambia se il Veneto diventa arancione?
Ecco lo schema ufficiale previsto dall'ultimo Dpcm con le attività ammesse e vietate a seconda dello scenario.
ZONA GIALLA Il Veneto oggi
Coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi;
Centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno;
Capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%);
Musei e mostre chiusi;
Corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi;
Consentiti invece gli spostamenti anche fuori Regione, purché le Regioni accanto siano nella stessa zona rischio moderato.
Le altre zone, quella arancione e quella rossa, prevedono maggiori restrizioni. Ecco le regole della zona arancione attualmente in vigore. Resta un interrogativo in relazione alle visite ai parenti (non più di due persone, un'unica volta al giorno) previste in deroga nel periodo natalizio.
LA ZONA ARANCIONE
Coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dal proprio Comune, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
Bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie chiusi sempre, ma potranno continuare a vendere cibo da asporto (fino alle 22) o consegnarlo a domicilio. Esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale
Centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno;
Negozi aperti
Musei e mostre chiusi;
Corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi.
- APERTI: parrucchieri e centri estetici.
Già per la zona arancione l'autocertificazione diventerà un elemento essenziale per la vita di tutti i giorni.
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