In Veneto c’è più personale sanitario rispetto alla media nazionale

Nel 2022 il Veneto contava 13,1 unità di personale dipendente del servizio sanitario nazionale ogni 1.000 abitanti, sopra la media italiana di 11,6

Tra posti non assegnati, concorsi deserti e fuga di professionisti verso il privato, la sanità pubblica veneta è in difficoltà. Tuttavia, la Fondazione Gimbe, guidata da Nino Cartabellotta, rileva che la nostra regione è in una situazione meno critica rispetto ad altri territori, secondo un’analisi basata sui numeri del 2022.

I dati della Fondazione Gimbe

  • Nel 2022 il Veneto contava 13,1 unità di personale dipendente del SSN ogni 1.000 abitanti, sopra la media italiana di 11,6.
  • La spesa pro-capite per il personale dipendente nel 2023 è stata di 662 euro, leggermente inferiore alla media nazionale di 672 euro.

Sanità pubblica in crisi: la situazione nazionale

Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) affronta una crisi senza precedenti causata da decenni di sottofinanziamenti, errori di programmazione e dall’impatto del COVID-19. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha dichiarato che senza un rilancio delle politiche per il personale, il SSN non potrà garantire il diritto alla salute.

Dati chiave

  • Spesa sanitaria: Tra il 2012 e il 2023, il personale dipendente ha perso 28 miliardi di euro, di cui 15,5 miliardi tra il 2020 e il 2023.
  • Unità di personale: Nel 2022 il SSN contava 681.855 dipendenti, pari a una media di 11,6 ogni 1.000 abitanti. La distribuzione regionale varia da 8,5 (Campania e Lazio) a 17,4 (Valle d’Aosta).
  • Gettonisti: La spesa per personale assunto tramite cooperative è raddoppiata nel 2023, toccando 476,4 milioni di euro da gennaio ad agosto.
  • Medici e infermieri: Nel 2022, il rapporto medici per 1.000 abitanti era di 2,11 (sopra la media OCSE), ma quello degli infermieri (5,13 per 1.000 abitanti) era molto inferiore alla media internazionale.

Cause della crisi

Secondo Cartabellotta, i problemi derivano da:

  • Tagli al personale e blocco delle assunzioni.
  • Mancato rinnovo contrattuale e scarsa attrattività di alcune specializzazioni.
  • Pensionamenti, burnout e migrazione verso il settore privato o l’estero.
  • Condizioni di lavoro difficili, con turni massacranti e rischi di violenze.

Conseguenze

La carenza di personale compromette:

  • Servizi essenziali come pronto soccorso, medici di famiglia e liste d’attesa.
  • Sicurezza e qualità dell’assistenza sanitaria.

Soluzioni proposte

La Fondazione Gimbe propone di:

  • Rilanciare le politiche per il personale sanitario.
  • Migliorare la programmazione delle assunzioni.
  • Aumentare le borse di studio per medici e infermieri.
  • Valorizzare le carriere nel SSN per renderle più attrattive.
  • Ridurre la burocrazia e favorire la digitalizzazione.

 

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