Venezia, il centrosinistra punta sull'imprenditrice Gabriella Chiellino

VENEZIA. Fumata grigia. Il centrosinistra si muove verso l’unità per il candidato sindaco. Non c’è ancora la firma degli alleati, ma un importante passo avanti è stato fatto ieri pomeriggio. Il Pd ha ufficializzato il nome che gira da giorni. Quello di Gabriella Chiellino, imprenditrice cattolica e titolare di azienda al Vega. Il tavolo della coalizione ha alla fine convenuto sul percorso e firmato un comunicato congiunto: «Tutte le forze civiche e politiche riunite al tavolo di coalizione hanno ritenuto di verificare se attorno a Gabriella Chiellino ci sono le condizioni per un’ampia condivisione per la candidatura a Sindaco di Venezia. Il tavolo si è riconvocato a lunedì per assumere una decisione finale».
Nelle prossime ore, forse già oggi pomeriggio, cominceranno le riunioni bilaterali sul programma tra le forze politiche e la candidata. Rimasta a questo punto l’unica ipotesi su cui i partiti, i comitati e le civiche potranno trovare l’unità. Per andare insieme al primo turno alla sfida con il sindaco uscente Luigi Brugnaro.
La proposta del nome l’hanno fatta i due segretari del Pd veneziano, Giorgio Dodi e Luciano Favaron. «Segno di responsabilità per non rompere la coalizione». La prima proposta, quella del rettore Michele Bugliesi non era stata accolta con entusiasmo dalla sinistra e dagli ex rossoverdi. Da Roma e dal segretario Zingaretti è arriva l’indicazione: «Non rompiamo con la sinistra». Così è spuntata l’idea Chiellino. Donna, volto nuovo per la grande politica. L’ala che rappresenta la sinistra ha accolto la proposta con interesse. Qualche dubbio sulla sua attività che ha incrociato più volte interessi «forti» di aziende e Autorità portuale. La sua azienda «e-Ambiente», con sede al Vega, ha elaborato studi e consulenze anche sul contestato canale Contorta. Qualcuno evoca anche il possibile «conflitto di interessi». Ecco che allora che da sinistra si chiedono «garanzie». Il programma sottoscritto dagli alleati parla di «città differente» e «sviluppo sostenibile». «Su questo chiederemo garanzie precise», dice Gianfranco Bettin.
Aperture importanti sono venute dai socialisti. Che pure erano tra i principali sponsor della candidatura Bugliesi. «Siamo disponibili a valutare la proposta per mantenere l’unità e costituire una forte alternativa a Brugnaro», dice Luigi Giordani, «anche se il nome di Bugliesi secondo noi era molto autorevole». Anche il centro ci pensa. Ugo Bergamo annuncia la sua disponibilità. «Per senso di responsabilità siamo pronti a parlarne». Intorno al nome di Chiellino potrebbero convergere dunque anche gli altri partecipanti al tavolo. Come «Più Europa», a cui ha aderito anche l’ex candidato dei movimenti e della Lega nel 2015 Gian Angelo Bellati, e gli autonomisti dell’ultimo referendum. E poi “Azione” di Carlo Calenda, Italia in Comune dell’ex grillino Pizzarotti.
Ieri al tavolo non si sono presentati i rappresentanti del Gruppo 25 Aprile, che insieme al Pd avevano sostenuto la candidatura Bugliesi e nemmeno i renziani di Italia Viva. Qualche distinguo è arriva da “Un’altra Città possibile”, che riunisce comitati e associazioni. Ma nessuno ha detto “No”. Anzi. Tutti sono pronti adesso a “vedere” le carte. —
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