Venezia, la Festa del Redentore 2020 si farà
Il sindaco Brugnaro assicura le date (18-19 luglio) dell'appuntamento estivo più amato dai veneziani e non solo

Interpress/Gf.Tagliapietra15.07.2017.Notte di Redentore.VarchiInterpress/Gf.Tagliapietra15.07.2017.Notte di Redentore.
VENEZIA. Il Redentore, la festa dell'estate più amata dai veneziani (e non solo) si farà anche quest’anno. A dirlo è il sindaco Brugnaro dopo la buona riuscita della Festa della Sensa (l’Ascensione per i non veneziani). Accessi contingentati, mascherine sul volto, niente regate di voga alla veneta né tradizionale mercatino. Vietato anche il corteo delle remiere.
Eppure, anche quest’anno tradizione onorata: la Festa della Sensa è riuscita, e senza intoppi. E così, ora tutti gli occhi sono puntati sull’altro grande appuntamento caro ai veneziani: il Redentore, a luglio. Che si farà senza alcun dubbio, a sentire il sindaco Brugnaro: “Sì, intendiamo confermarlo”, ha assicurato subito dopo lo sposalizio del mare. Per il Redentore, dunque, appuntamento quest'anno il 18 e 19 luglio. Fuochi d'artificio e tradizione, dunque, anche se in versione "a distanziamento sociale" e anti contagio.
Nelle parole del primo cittadino c’è lo slancio verso la ripartenza della città, verso il ritorno alla normalità di una città come Venezia alle prese con il crollo del turismo, con il coro di proteste per un servizio di trasporto pubblico smembrato e con un timido avvio della stagione balneare. Uno slancio, quello pronunciato da Brugnaro domenica mattina e confermato davanti alle telecamere di Domenica In, che non nasconde insofferenza nei confronti delle restrizioni imposte dal governo nel contrasto alla pandemia.
E così, ecco che per il primo cittadino parlare di Redentore subito dopo la Festa della Sensa ha un duplice obiettivo: onorare le tradizioni e rilanciare la città. “La conferma dello Sposalizio del Mare e della Festa della Sensa”, ha detto ancora Brugnaro domenica mattina a San Nicolò, “è un segnale che vogliamo lanciare per la rinascita della città. Vogliamo preservare con forza le nostre tradizioni, anche se le normative anti Covid-19 ci hanno indotto a organizzare una manifestazione ridotta. Venezia anche quest’anno ha sposato il mare. Continuiamo a pensare che la città sia da difendere e che la difenderanno in primis i veneziani, per questo stiamo predisponendo un importante piano di rilancio in cui si inserisce anche la celebrazione del Redentore, che intendiamo confermare. Invito i cittadini ad avere pazienza e a comportarsi in modo moderato, perché questo è il momento della responsabilità. Ringrazio il prefetto Zappalorto e tutte le autorità che ci hanno aiutato a organizzare la Festa della Sensa in sicurezza, perché non vogliamo che la ripartenza si riveli in realtà una falsa partenza. Saranno mesi difficili ma Venezia ce la farà grazie anche al suo forte senso di comunità”.
La stessa comunità che, ogni anno, a luglio si riversa in massa per assistere allo spettacolo dei fuochi d’artificio del Redentore. Ecco perché, ad oggi, è difficile pensare a come sarà possibile evitare assembramenti. Bisognerà capire come evolverà la curva epidemica, e di conseguenza i divieti imposti alla popolazione. Di certo, da qui alle prossime settimane la macchina organizzativa si metterà in moto per farsi trovare pronta ad un altro appuntamento con la tradizione.
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