Andrea Cisco pronto all’addio al Padova non gioca, il Sassuolo lo presterà altrove

L’attaccante di Altichiero è finito nel dimenticatoio e gli emiliani vogliono valorizzare l’investimento per il giovane talento
PRANDI - FOTOPIRAN - PADOVA- PADOVA PESCARA .CISCO
PRANDI - FOTOPIRAN - PADOVA- PADOVA PESCARA .CISCO



Lo spezzone di gara giocato domenica scorsa contro il Livorno, con tutta probabilità, sarà stata l’ultima parentesi in maglia biancoscudata di Andrea Cisco. La strada del talento di Altichiero è destinata a separarsi da quella della sua squadra del cuore, lasciando una grande sensazione di incompiutezza. E un certo velo di tristezza nel cuore dei tantissimi tifosi che l’hanno sempre applaudito e portato in palmo di mano come l’ultimo “bocia” in grado di fiorire davvero dal vivaio biancoscudato. Ma forse è meglio così per tutti. Per l’attaccante, a cui serve cambiare aria, per un Padova che non è nelle condizioni di permettersi di far crescere un talento ancora acerbo, e per il Sassuolo, il proprietario del cartellino, che ha bisogno di valorizzare l’investimento e ha già manifestato le proprie intenzioni al club di viale Rocco.

L’ESPLOSIONE

Tutto è nato esattamente un anno fa. Il nome di Cisco era già segnato sul taccuino di alcuni osservatori, ma viene cerchiato in rosso dopo la sua straordinaria prestazione contro l’Albinoleffe a fine novembre 2017, quando entra a inizio ripresa e regala il successo al Padova con una doppietta. Succede tutto in un lampo. Sale alla ribalta, cambia agente e dopo un interessamento addirittura della Juventus viene ceduto al Sassuolo a inizio gennaio 2018, con la promessa che sarebbe rimasto in biancoscudato in prestito per un anno e mezzo in caso di promozione in B. Firma un contratto quinquennale e vola subito in Emilia per recuperare da un infortunio. A 19 anni ha spiccato il volo, ma secondo qualcuno (tra cui lo stesso Bisoli) ha volato troppo in alto. Recuperato dal k.o., fatica a trovare spazio nel Padova che si avvia a trionfare in campionato, collezionando negli ultimi sei mesi meno di 90’ complessivi.

GOL E TORMENTI

La promessa, in ogni caso, è onorata. Cisco rimane anche per la stagione del ritorno in B, ma complice una rosa gonfia di giocatori, fatica tantissimo a trovare spazio perfino tra le riserve. Per un mese non viene nemmeno convocato, finché la storia quasi non si ripete. Bisoli lo lancia in campo nella ripresa contro il Pescara per tentare la rimonta e lui si inventa un fantastico gol di sinistro da fuori area che dà il là al 2-2 finale. Rete all’esordio in B a cui segue una grande gioia ma anche alcune “stilettate” del suo allenatore, che lo esorta a cambiare atteggiamento. Nel bene o nel male Cisco fa sempre discutere, Bisoli gli fa quasi da padre putativo (tra bastone e carota), fino al giorno dell’esonero. Con l’arrivo di Foscarini l’attaccante finisce nel dimenticatoio. Bisoli, al suo ritorno, gli concede subito un’altra chance, ma ormai è tardi. Il Sassuolo vuole vederlo giocare e gli sta cercando un’altra sistemazione. Il Padova non può garantirgli molto spazio e così Cisco se ne andrà, lasciando qualche rimpianto, e con il paradosso di non aver mai giocato in campionato dal primo minuto con la maglia biancoscudata. —



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