Busellato, titolare a 18 anni. Con autocritica

«Non sono soddisfatto, devo migliorare tanto. Ho pagato da bere a tutti». E il Cittadella se lo coccola
STELLA CITTADELLA-GROSSETO STADIO TOMBOLATO STELLA
STELLA CITTADELLA-GROSSETO STADIO TOMBOLATO STELLA

CITTADELLA

«Non sono soddisfatto. Non ero io. Ho giocato trattenuto dall'emozione della prima partita da titolare. Per il campionato di B bisogna fare di più. C'è tanto da migliorare, ma l'importante era non fare stupidaggini». Oltre ad essere una piacevole sorpresa, Massimiliano Busellato è pure modesto. Esordire per la prima volta titolare a 18 anni nel calcio italiano non è cosa da poco. Soprattutto con una prestazione più che convincente come quella offerta dal centrocampista di San Giuseppe di Cassola sabato contro il Grosseto al Tombolato.

Scoperto da Vasco Sarti ai tempi dell'Eurocalcio Cassola, Busellato è arrivato a 9 anni nelle giovanili del Cittadella. Dai pulcini alla prima squadra il passo è stato breve. A Firenze, il 21 agosto, Massimiliano ha giocato un quarto d'ora in Coppa Italia. In campionato fino all’altroieri c'erano stati solamente i 5' con il Padova: «Ho saputo che sarei stato titolare due ore prima della partita. Mi sono subito detto che sarebbe stata la mia occasione. Ho avuto un po' di batticuore, ma grazie ai compagni, al mister e a Marchetti sono sceso in campo tranquillo. Non mi rendevo neanche conto di quello che stava accadendo. Ho cominciato a capire cos’era successo solo a casa e con gli amici». Proprio con gli amici Massimiliano ha dovuto pagar pegno: «Ho offerto da bere a tutti. Siamo stati allo Special di Rosà. Ho ricevuto tanti complimenti e tante prese in giro». Busellato è un jolly. Foscarini l'ha lanciato in mezzo al campo, nel match stravinto con i toscani, ammettendo che quello non fosse proprio il suo ruolo: «A metà campo posso giocare in tutti i ruoli. Ho fatto anche la seconda punta. Mi piace poter toccare più palloni possibili. L'unica cosa certa è che ci sto mettendo tanta voglia e tanta passione per arrivare. Ora sarebbe un sogno poter giocare solo 5' sabato a Marassi contro la Sampdoria».

Busellato è tifoso della Juve, ha come idoli Giovinco e Iniesta. La settimana tipo è divisa tra il calcio e la scuola. E’ iscritto al quinto anno di Ragioneria a Bassano: «Sono super impegnato - ammette - Alla sera devo chinarmi sui libri e nel fine settimana cerco di staccare la spina con gli amici». La famiglia Busellato è fatta di sportivi. Il padre Mirco, operaio, ha giocato a calcio in Prima Categoria. Mamma Annalisa, impiegata, è una super tifosa. Mentre la sorella Giada (25 anni) gioca a pallavolo in serie C con il Carinati: «Siamo tutti sportivi. Ci tengo tantissimo che i miei genitori vengano a vedermi quando gioco. Se ci sono, gioco più tranquillo. Sabato ho guardato verso la tribuna fino a quando non li ho individuati». Hobby? «Partite con la playstation con gli amici e tv. Guardo tanto calcio e con mia sorella programmi come Hell's Kitchen, Cercasi casa disperatamente e Ultimo sopravvissuto». Il sogno? «Guadagnarmi il posto col Citta e arrivare un giorno in serie A».

Federico Franchin

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