Cruyff e la sua “rivoluzione” Il Pelè bianco si racconta

LA RECENSIONEIl profeta del gol, il Pelè bianco. L’olandese Johan Cruyff (1947-2016) ha segnato il mondo del calcio in maniera profonda. Lo ha preso, trasformato e fatto diventare quello che è oggi....

LA RECENSIONE

Il profeta del gol, il Pelè bianco. L’olandese Johan Cruyff (1947-2016) ha segnato il mondo del calcio in maniera profonda. Lo ha preso, trasformato e fatto diventare quello che è oggi. In molti ritengono che i successi recenti delle squadre spagnole siano la dimostrazione tangibile dell’impatto della filosofia di Cruyff sul calcio odierno. «Da giocatore ho imparato che sono quattro le mansioni al centro di tutto: curare il manto erboso, tenere in ordine gli spogliatoi, pulire le scarpe, sistemare le reti. Ogni altra cosa – abilità e velocità, tecnica e gol – viene dopo. Questa è la mia filosofia del calcio e della vita».Si fa leggere con piacere, questa autobiografia (“La mia rivoluzione. L’autobiografia” di Johan Cruyff – Bompiani Overlook, 17 euro), perché c’è il calcio, c’è lo sport, ci sono gli aneddoti più curiosi e i dettagli dei match più significativi; ma si fa leggere con ancora più piacere perché, soprattutto, c’è l’uomo: quello che ha stilato 14 regole che sono una sorta di comandamento per comportarsi bene in campo (tattiche: sappiate cosa fare) e nella vita (responsabilità: prendetevi cura delle cose come se fossero vostre). E allora quasi quasi le sue imprese calcistiche – tre Palloni d’Oro tra il 1971 e il 1974, uno dei pochi allenatori ad aver vinto una Coppa dei Campioni dopo averla conquistata da giocatore – passano in secondo piano e lasciano il posto al Cruyff che insegna a fare meglio, a dare il massimo in ogni circostanza. «Come giocatore o come allenatore non sono in grado di fare qualcosa a un livello basso. Riesco a guardare in un’unica direzione: verso l’alto, al meglio possibile. Ho sempre vissuto con l’obiettivo di migliorare me stesso e gli altri. E ho perseguito questo impegno in ogni mia azione». —

Annalisa Celeghin

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