Guido Pistore torna alla guida del Comitato Veneto della boxe
PADOVA. Il padovano Guido Pistore torna alla guida del Comitato Veneto della Federazione pugilistica italiana.
Il settantaduenne ex pugile ed ex direttore sportivo della Padova ring è stato eletto sabato scorso a maggioranza dei voti dall'assemblea straordinaria delle società.
Pistore ha battuto di 2 voti il decano dei maestri di pugilato Angelo Zoggia di San Donà. Divise sulle due candidature le società padovane. Di certo non ha sostenuto Pistore la Boxe Piovese che circa un anno fa è stata la fautrice della crisi che ha portato alla nomina del commissario Bruno Tegon. Con il presidente di Vigonza entrano a far parte del Comitato Luigino Cassagon della Boxe Riviera del Brenta, Luciano Favaro della Boxe Mestre, il rappresentate degli atleti Marco Pizzo della New Boxe e Paolo Alberto Bonifacio della Boxe Santamonica in quota ai tecnici sportivi. Con la nomina di Guido Pistore si è apparentemente risolta la crisi in al Comitato Veneto della Fpi. Anche se l'assemblea di sabato si porta dietro una lunga scia di polemiche.
«Le società hanno voluto premiare chi da anni lavora per la boxe veneta», commenta il neo presidente. «Chi ha fatto cadere anticipatamente per futili motivi il precedente comitato ha tentato in tutti i modi di mettere i bastoni tra le ruote ma è stato sconfitto. Per garantire il regolare svolgimento dell'assemblea si è dovuto scomodare perfino il presidente federale Franco Falcinelli. Non è con queste polemiche che si fa il bene dello sport».
Il nuovo Comitato Veneto della Fpi resterà in carica, come da regolamento, fino alla fine del quadriennio olimpico. Pistore e compagni hanno tempo circa un anno per preparare la riconferma.
Gianni Biasetto
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