Hamilton, quel sorpasso su Glock che fece commuovere il Brasile
il personaggio
La Storia di Lewis Hamilton, quella con la maiuscola, comincia in Brasile. Un paio di episodi segnano la carriera sua e di altri tre piloti. Il primo risale al 2007, stagione d’esordio del pilota inglese, segnata dalle liti col compagno di squadra Fernando Alonso e dalla spy story che travolge la McLaren. Hamilton chiude la gara al settimo posto e perde il titolo per un punto a vantaggio di Raikkonen, ancora oggi l’ultimo ferrarista campione del mondo. L’anno successivo, Lewis di nuovo arriva a Interlagos in testa alla classifica, e si smarrisce sotto la pioggia. La gara verrà ricordata per il successo di Felipe Massa, che per mezzo minuto sarà convinto di aver vinto il titolo, e per il sorpasso di Hamilton su Glock alla penultima curva. Manovra che vale il 5º posto: tanto basta perché la F1 festeggi il campione più giovane (22 anni) e il primo nero. Gare indimenticabili, segnate da situazioni irripetibili: come nel 2003 quando Fisichella vinse al volante della Jordan ma, per errore del cronometraggio, si vide riconoscere il successo a tavolino una settimana dopo.
Hamilton ha mantenuto un rapporto tormentato con il circuito di Interlagos: due sole vittorie in dodici partecipazioni, ma sempre nel nome di Ayrton Senna, il pilota al quale si è ispirato nella sua scalata ai record della Formula 1. Per il 25º anniversario della morte del campione brasiliano, scende in pista da ieri con un disegno della bandiera verdeoro sulla parte superiore del casco, disegnata come già nel 2017 dall'artista brasiliano Raí Caldato. L’edizione di domani del Gp di San Paolo avrà il peso di una gara amichevole. Il sesto titolo mondiale Hamilton lo ha già festeggiato in America, il Paese a cui si sente più legato dopo l’Inghilterra. «Se fossi bianco forse avrei ottenuto più visibilità», ha detto con un pizzico di ingratitudine per un mondo che ne ha fatto il proprio simbolo, oltre che uno degli sportivi più famosi e pagati del mondo. Gli ultimi due Gp del 2019 rappresentano la sua passerella. Merita una standing ovation, per la stagione e per la carriera. Intanto prepara l’assalto al settimo mondiale per pareggiare il record di Schumacher. Ferrari e Red Bull stanno già lavorando per impedirglielo. —
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