I CORI DEI TIFOSI NELL’HIT PARADE

Non so chi tu sia, ma sei un genio. E voglio dirtelo qui, su un articolo in italiano che non leggerai perché magari in questo momento stai camminando lungo il promontorio sabbioso di Inch nella penisola di Dingle, come è capitato a me, oppure guidi tra campi d’erba andando da Galway a Killarney, o guardi il mare da una scogliera con in lontananza le isole Skellig, quelle dove si svolge il finale dell’ultimo Star Wars. Chiunque tu sia, un giorno ti è venuto in mente di convertire una canzone di successo dei Pet Shop Boys (che tra l’altro non mi piaceva per niente, ma questo non è rilevante) nel coro più simpatico possibile. Ora in Francia lo cantano tutti ed esplode a ogni stringa di ricerca su Google, però ci deve pur essere stato un momento in cui uno, una sola singola persona, cioè tu, ha avuto l’idea. Bravo.

I tifosi irlandesi, quelli che hanno appena gioito di una meritata vittoria contro l’Italia, a Parigi hanno incrociato quelli svedesi, prima della partita delle loro due nazionali. Tutti colorati, quelli verdi e quelli gialli, hanno dato vita a una splendida festa di strada, prendendosi in giro e abbracciandosi, facendo foto insieme, improvvisando balli. Come dovrebbe essere sempre. E come mai accade.

È risaputo che i cori dei tifosi tendono a mettere in parodia le canzoni famose. Lo fanno anche in Italia, ma quelli che si muovono con l’inglese lo fanno meglio. L’inglese è lingua musicale per eccellenza: consente di dribblare le imposizioni troppo rigorose delle rime, tipiche delle parole latine che terminano spesso con una vocale.

A un certo punto dalla folla irlandese è partito il coro di “Go west” dei Pet Shop Boys, all’indirizzo di quelli con le maglie gialle. Solo che l’hanno storpiato volutamente: Go home, to your sexy wives! Tornate a casa, dalle vostre mogli sexy. Praticamente li invitavano a farsi eliminare dagli Europei, ma facendo un complimento ai loro avversari, alle loro mogli e alla bellezza della Svezia.

E niente, te lo ripeto: sei un fottutissimo genio.

@fbrancoli