I trascorsi padovani del neo-presidente del Palermo Calcio

PADOVA. Italo-americano, 33 anni, nato a Chicago e cresciuto in America da padre americano e madre italiana, Paul Baccaglini è il successore di Maurizio Zamparini alla presidenza del Palermo Calcio. Ma i suoi trascorsi, sportivi e non, portano a Padova.
In una nota ufficiale il club rosanero ha fatto sapere ieri che “si è raggiunto un accordo contrattuale dove il signor Paul Baccaglini, in proprio e quale membro fondatore e rappresentante di Integritas Capital, ha concordato tramite società che lui indicherà entro il 19/4/17 l’acquisto del 100% delle quote del Palermo Calcio, il cui trasferimento dovrà avvenire entro il 30/4/17. Il presidente Paul ha assicurato un programma con la copertura finanziaria per lo sviluppo del progetto sportivo legato a quello tecnico per la costruzione del nuovo stadio e del centro sportivo”.
Baccaglini ha un volto e una voce conosciuti a Padova, perché, una volta arrivato da ragazzino in città al seguito della famiglia, iniziò a giocare a basket con la maglia della Patavium, sia nelle categorie giovanili (è stato anche capitano della Juniores, di cui facevano parte i vari Demartini, Benfatto e Andreaus) che nelle serie maggiori, in B/2 nel 2000/01 che in B d’Eccellenza nell’Elvox allenata da Giovanni Teso. Al collaboratore del “mattino” Nicola Cesaro raccontò, a distanza di qualche anno: «Come non ricordare le lunghissime trasferte con la prima squadra, e i derby contro la Virtus Padova! Essendo tutti compagni di scuola, era inevitabile vivere con molta passione quegli incontri. E poi ricordo soprattutto i duelli con la Benetton nell’anno in cui ero capitano (9 dicembre 2002, suoi i 29 punti nella sconfitta per 79-85, poi vendicata nella vittoria al turno di ritorno, ndr). Infine, una delle esperienze più belle furono le finali nazionali di Rimini». Era il giugno 2003 e gli Juniores della Patavium di Buffo e Pellecchia furono fermati agli ottavi dalla squadra di casa, la Crabs Rimini. Nel suo percorso cestistico sono comprese anche alcune esperienze in C/1 e C/2 con Solesino.
Lasciò lo sport per passare alle radio, cominciando da Radio Padova: «Tutto grazie alla generosità di uno dei dj più talentuosi in Italia, il grande Alberto Martin, che ha creduto in me e mi diede una finestra all’interno di un bellissimo programma dal titolo “The Groove”, incentrato sul mondo dell’hip-hop. Da lì ho annusato una realtà che mi piaceva molto e con lavoro, impegno, dedizione e un affitto a Milano sono riuscito a realizzare qualche sogno». L’ultimo importante traguardo è stata la collaborazione con «Le Iene»: «Ho lavorato per quasi tre anni a Rtl 102.5. Poi sono entrato in contatto con l'allegra combriccola delle “Iene”», ricordava ancora.
Dopo quell’avventura, Baccaglini ha coltivato l'interesse per i mercati finanziari che studiava in qualità di trader. Dopo un primo periodo di gestione del proprio capitale, ha fondato il suo primo «family fund». Dopo due anni è arrivato il secondo, allargando gli asset class gestiti e creando il primo fondo commerciale, Keystone Group. «Avendo attirato l’attenzione di diverse banche internazionali per la costanza di risultati e per le strategie applicate», sottolinea ancora il comunicato del Palermo, «ha co-fondato il fondo Integritas Capital con due soci confluiti dal mondo delle banche americane ed inglesi. Da quasi due anni Paul Baccaglini è anche board member e financial secretary di Foundation International, una fondazione basata in America che investe in progetti umanitari su scala mondiale». (r.s.)
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