Le ambizioni mondiali di Devis «È la mia ultima occasione»

Boschiero è salito al quinto posto della classifica Wba dei superpiuma «Prima difendo il titolo intercontinentale Ibf, poi avanti senza paura»



La bella notizia per il pugile Devis Boschiero è arrivata la notte di San Silvestro. Il boxeur di Ponte San Nicolò, campione intercontinentale Ibf dei Superpiuma in carica, titolo conquistato il 19 settembre 2019 sul ring della Tuscany Hall di Firenze battendo per ko lo spagnolo Ivan Thomas, è stato inserito al quinto posto del ranking mondiale della Wba. Una delle sigle più importanti del boxing mondiale. Un riconoscimento che Boschiero, che è cresciuto nella Boxe Piovese sotto la guida del maestro Gino Freo, merita tutto e che nel corso del 2020 potrebbe cambiargli la vita.

Cosa significa essere tra i primi cinque pugili del mondo nella categoria delle 135 libbre? «Innanzitutto devo ringraziare il mio manager Christian Cherchi che è stato di parola: mi aveva promesso una chance mondiale prima di chiudere la carriera e tutto questo si sta concretizzando», esordisce il pugile. «Mi sembra di tornare indietro di otto anni quando mi venne proposto il match per la cintura iridata della categoria contro il giapponese Takairo Aoh, sul ring di Tokio. Accettai, anche se andare a combattere in casa dell’avversario significava correre dei rischi. Disputai forse il miglior incontro della carriera ma fui punito da un verdetto definito da molti scandaloso. Otto anni dopo mi viene offerta un’altra chance. Non posso rifiutarla. La boxe è il mio mestiere i rischi vanno presi».

Questo significa che ci sono già programmi importanti per il 2020? «Non è ancora certo ma credo che il primo passo verso la sfida per la cintura iridata sia la difesa del titolo Intercontinentale Ibf. La data del match non è ancora stata decisa, si parla della fine di marzo. Nei prossimi giorni arriverà la certezza. Mi è stato promesso che combatterò in Italia. Superato questo scoglio dovrebbe arrivare il grande momento. Non mi faccio problemi, sono disposto ad andare a prendermi il titolo mondiale anche in America se occorre. Nelle prime posizioni della classifica ci sono pugili da far tremare i polsi, uno su tutti l’americano Davis Geronta. Sono un professionista, nella mia carriera ho fatto tanti sacrifici, se mi viene offerta questa opportunità farò di tutto per non lasciarla sfuggire. È evidente che molto dipenderà dall’entità della borsa».

Negli ultimi mesi hai iniziato a lavorare per una ditta che si occupa di trasporti, logistica e facchinaggio con sede a Vigonza, la Madilo. Come riesci a conciliare gli impegni di lavoro con gli allenamenti? «Ho un contratto part-time, per ora riesco a trovare il tempo per andare in palestra, è evidente che appena saprò le date dei prossimi impegni dovrò prendere delle decisioni. D’altronde a trentotto anni non mi resta ancora molto tempo davanti, vorrei chiudere in bellezza».

Una volta appesi i guantoni, quale sarà il futuro di Devis Boschiero? «Con Gabriele Spano gestiamo una scuola di boxe in via Tiziano Aspetti all’Arcella, la Ares Boxing Club, dove mi alleno tre volte la settimana. Le rimanenti sedute le faccio a Piove di Sacco con Gino Freo e il campione d’Europa dei supergallo Luca Rigoldi. Mi piacerebbe scoprire giovani talenti in questa che è una delle discipline sportive difficili, ma nobile». —



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