Padova, arriva un sussulto di orgoglio rovinata la festa promozione del Lecce

Centurioni trova la sua prima vittoria grazie ai gol di Baraye e Cappelletti. Inutile il rigore dei salentini segnato da Mancosu
PRANDI - FOTOPIRAN - PADOVA - PADOVA LECCE gol 2-0 cappelletti
PRANDI - FOTOPIRAN - PADOVA - PADOVA LECCE gol 2-0 cappelletti



Il Padova ha trovato un sussulto d’orgoglio, ma per la corsa salvezza potrebbe essere ormai troppo tardi. Quando tutti aspettavano la matematica retrocessione, i biancoscudati hanno piazzato un colpo di coda che li tiene ancora in vita, battendo il Lecce 2-1 e conquistando la quinta vittoria in campionato. È stato un pomeriggio per certi versi paradossale quello del primo maggio. La Tribuna Fattori ha lasciato vuoto il proprio settore, tanti abbonati sono rimasti a casa, riducendo all’osso le presenze biancoscudate in uno stadio Euganeo che si è colorato di giallorosso. Erano più di 3.000 i tifosi del Lecce pronti a festeggiare la Serie A (la promozione sarebbe arrivata matematicamente in caso di vittoria) e che hanno affollato non solo la curva ospiti ma anche le due tribune dello stadio di viale Rocco. Tuttavia la squadra di Liverani, vuoi per la tensione, vuoi soprattutto per la grande stanchezza accumulata meno di 72 ore prima nella sfida contro il Brescia, si è mostrata opaca, non riuscendo mai a esprimere quel gioco arioso fatto vedere per tutto il campionato.

E così il Padova ne ha approfittato, trovando il gol di Baraye in avvio e il raddoppio di Cappelletti nella ripresa, ma riuscendo anche a soffrire dopo aver regalato un rigore agli avversari alla mezz’ora del secondo tempo e realizzato da Mancosu. Se le scorse settimane i risultati delle rivali avevano sempre sorriso al Padova, mercoledì è successo il contrario. Livorno e Foggia hanno vinto, il Venezia ha pareggiato e la zona playout resta a 5 punti di distanza, da dover recuperare nelle ultime due sfide. Insomma, per salvarsi i biancoscudati dovrebbero vincerle entrambe e sperare in un’ecatombe.

SORRISO AMARO

Mister Centurioni ha potuto incamerare la prima vittoria da allenatore professionista, venendo ripagato dopo una serie di prestazioni sfortunate: «Mi sono tolto un peso, sembrava quasi impossibile vincere», le sue parole. «Devo ringraziare tutti i ragazzi, era già da qualche partita che mettevano in campo buone prestazioni e meritavano il successo. La situazione resta sportivamente drammatica, ma ci proveremo fino all’ultimo. Io e i giocatori continuiamo a crederci e in allenamento vedo un bello spirito». Resta l’amarezza per le tante occasioni sprecate e Centurioni si è fatto un’idea chiara: «Credo ci sia stata la tendenza a caricare troppo alcune partite, da parte di tutto l’ambiente, me compreso. Avremmo dovuto vivere con maggior serenità certi match. Sono qui da un mese e mezzo e all’interno dello spogliatoio ho notato un clima di tristezza costante che non avevo mai visto in tutta la carriera. I giocatori buoni ci sono, bisognava solo farli coesistere, anche se potrebbe essere troppo tardi».

VERSO BENEVENTO

Il Padova tornerà in campo domenica alle 15 a Benevento, dove rientrerà Trevisan. Potrebbe recuperare anche Ravanelli, meno chance per Mbakogu. Oggi la squadra si allenerà a porte chiuse alla Guizza, domani partirà in treno per la Campania. —

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