Padova, Mirabelli verso l’addio. Tre nomi per il ruolo di diesse

IL FUTURO SOCIETARIO. Dopo la visita in città di Oughourlian il direttore calabrese si è eclissato

La frattura con la tifoseria sembra insabile: rimane lo scoglio contratto che è molto oneroso

Stefano Volpe
BARSOTTI - FOTOPIRAN - PADOVA - MIRABELLI CALCIO PADOVA
BARSOTTI - FOTOPIRAN - PADOVA - MIRABELLI CALCIO PADOVA

Il Padova si prepara a disputare i playoff con una fiducia e un entusiasmo cresciuti esponenzialmente grazie all’ottimo finale di stagione. I risultati sul campo hanno permesso di distogliere lo sguardo, momentaneamente, anche da ciò che succede nelle stanze dei bottoni. Il tema, però, è sempre attuale e tutte le domande devono ancora trovare una risposta definitiva. Cosa farà Oughourlian il prossimo campionato? Ci sarà qualche riassestamento dal punto di vista societario? Chi guiderà la parte sportiva?

LO SCENARIO. Per quanto riguarda i primi interrogativi, sembra profilarsi sempre di più lo scenario ipotizzato dopo la visita del patron dello scorso febbraio. A scanso di trattative lampo delle ultime settimane, Joseph Oughourlian manterrà il pacchetto di maggioranza del Padova anche il prossimo anno. Il finanziere franco-armeno rilancerà il suo progetto, pur senza investire copiosamente come il triennio precedente, ma mettendo a disposizione (in caso di permanenza in Serie C) un budget che si aggirerà sui 4,5 milioni di euro e che potrebbe permettere di costruire una squadra competitiva per i primi posti. Tra l’altro, la prossima estate il Padova, oltre a liberarsi di qualche stipendio pesante ereditato dalle scorse stagioni, potrebbe far cassa con la vendita di Aljosa Vasic.

IL DIESSE. Sembra invece stia per arrivare al capolinea l’avventura del direttore sportivo Massimiliano Mirabelli all’ombra del Santo. Anche se non sarà un divorzio facile né indolore. Le ultime dichiarazioni pubbliche del ds risalgono all’8 febbraio, quando Mirabelli parlò di “obiettivo salvezza” dopo il tracollo contro la Pergolettese. Una settimana dopo c’è stata la visita di Oughourlian, che ha preso atto della situazione e fatto le proprie valutazioni. Al patron è stata riferita la grande frattura che si è aperta tra Mirabelli e la piazza padovana. Il direttore sportivo si è inimicato la quasi totalità del tifo e in questa stagione non è riuscito a creare un rapporto con l’ambiente né a stringere legami solidi a Padova. Da dopo l’arrivo del patron e in coincidenza con la risalita in classifica della squadra, il ds si è defilato sempre di più, non è mai mancato al campo d’allenamento o allo stadio, ma ha tenuto un profilo molto più basso, allontanandosi sempre di più dai riflettori e mostrandosi distaccato. Sembra molto complicato pensare di ricucire questa frattura. Ma allo stesso tempo è complicato concretizzare il divorzio già la prossima estate. Mirabelli ha un contratto fino a giugno 2024 a cifre che si avvicinano ai 300mila euro a stagione. Il Padova, anche se volesse, non potrebbe pagargli l’intera buonuscita. Ci sarebbe bisogno di una risoluzione consensuale che sarebbe molto più semplice se il dirigente avesse già una nuova squadra dove sbarcare. Ma l’ipotesi Cesena, di cui si era parlato il mese scorso, sembra più sfumata. Molto dipenderà dal finale di questa stagione, ma anche nel caso in cui il Padova disputi dei playoff da protagonista, il destino di Mirabelli sembra lontano dal biancoscudo.

I SUCCESSORI. Se si concretizzasse il divorzio, chi ci sarebbe al suo posto? Un discorso ancora prematuro, anche se circolano già i nomi di possibili successori. Uno è già uscito è ed è quello di Andrea Maniero, padovano ed ex calciatore biancoscudato. Dopo diverse stagioni positive tra i dilettanti, quest’anno Maniero si è fatto apprezzare anche in Serie C con il Rimini, neopromossa che ha centrato subito l’obiettivo playoff. Ovviamente l’ipotesi di tornare a Padova lo stuzzicherebbe molto, ma ha negato subito contatti con i biancoscudati. A proposito di ex, è rispuntato il nome di Doriano Tosi, meteora vincente dell’epoca Cestaro, visto che a Padova restò sei mesi, vincendo i playoff di Serie C nel 2009. Tosi è reduce da un’esperienza alla Reggiana che l’ha visto centrare la promozione in Serie B nel 2020. Dalla scorsa estate è libero ed è stato visto ad osservare la formazione di Torrente in tribuna ad Arzignano. L’ultimo nome è già all’interno dell’organigramma societario. È Trevor Trevisan, che dopo il ritiro nel 2019 ha ricoperto vari ruoli in viale Rocco, ha studiato da direttore sportivo e sarebbe pronto al grande salto. La sua rappresenterebbe una soluzione di continuità e low cost.

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