Positivi al test dopo la gara sospesi due cicloamatori

PADOVA. Il Tribunale Nazionale Antidoping (Tna) ha mietuto nuove vittime nel ciclismo amatoriale padovano: Francesco Savogin (Due Torri Rovigo) e Massimo Tolosi (Raschiani Valnure) sono stati sospesi in via cautelare a seguito di un controllo antidoping effettuato lo scorso 28 settembre a Brugine, in occasione del Trofeo Ciclistico Piovese (Tcp). Entrambi tesserati per la sezione ciclismo dell’Acsi (Associazione centri sportivi italiani) di Padova sono risultati positivi al termine dell’ultima gara del circuito Tcp 2014, organizzata dall’Asd Campagnolese. Sembrava una tranquilla domenica come tante altre. La manifestazione, giunta all’epilogo dopo 11 tappe corse tra la provincia di Padova e Venezia, si apprestava a decretare i suoi vincitori. Per i 190 amatori ai nastri di partenza, il percorso prevedeva circa un centinaio di chilometri, distanza inconsueta, che ha consentito anche “tirate” dell’ordine dei 50 orari. Per la cronaca ad aggiudicarsi la vittoria sono stati Pino Moro (Team Adige) nei G5, Alessandro Marchiori (Asd X6 Team) tra i G3-G4 e Michele Oliviero (Iperlando) per i G1. Tutto regolare è filato liscio fino a fine corsa, quando sono spuntatia sorpresa i carabinieri del Nas per un controllo antidoping. I militari sottopongono al test quattro atleti: Pietro Buso (Team 3B Impianti, quinto classificato nella categoria G1), l’emiliano Giuseppe Chiarola (Iperlando), insieme proprio a Savogin e Tolosi. Il primo è risultato negativo, mentre Chiarola non si è presentato al controllo. Anche Savogin, al momento della chiamata era già andato via ma è subito è ritornato.
Ora, è giunto il verdetto del Tna, che ha fermato precauzionalmente Savogin e Tolosi, insieme ad altri tre atleti (non padovani)trovati positivi lo scorso 5 ottobre: il ciclista Franco Cipolla (tesserato Usalcli) bloccato alla Gran Fondo Meridiana Città di Teggiano, la pesista Sabrina Furegon (tesserata Fipe), che ha preso parte ai Campionati regionali assoluti Master di distensione su panca a Cortina D’Ampezzo e infine Francesca Colombo (tesserata Fita), presente ai Campionati interregionali di combattimento in Toscana.
Doping quindi non solo nel ciclismo e non solo al maschile, con il comune denominatore dell’ambito amatoriale. Sintomo di una deriva sempre più allarmante.
Mattia Rossetto
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