SERIE B DI CALCIO I tifosi incitano il Padova In trecento all'Euganeo per l'allenamento

Cresce l'attesa per l'andata dello spareggio-salvezza con la Triestina in programma venerdì 4 giugno, alle 20.45. Il presidente Cestaro fa aprire i cancelli dello stadio agli ultras che "caricano" i biancoscudati con cori e slogan per tutta la seduta che avrebbe dovuto svolgersi a porte chiuse
PADOVA. E all’improvviso un boato, che squarcia il silenzio e manda in crisi chi ha la sfortuna di passare per Viale Rocco e spaesato si chiede: «Ma sono già iniziati i playout?». No, ma è come se lo fosse. «Alè Padova alè». Sono da poco passate le 20 di ieri quando quasi trecento ragazzi della Tribuna Fattori fanno ingresso all’Euganeo cantando come fosse il giorno della partita. La squadra è in campo per testare il clima atmosferico che si troverà di fronte domani, ma mai si sarebbe aspettata di trovare anche lo stesso clima sugli spalti. E invece gli Ultras hanno sorpreso tutti presentandosi all’allenamento per fornire l’ultima grande carica in vista della sfida della vita. Si sono ritrovati presto i fedelissimi biancoscudati.

Alle sei erano già dietro le biglietterie, confondendosi con i tanti tifosi ancora in coda per un tagliando.


CREDERCI SEMPRE
. Bomboletta spray in mano, lenzuolo steso per terra, e lo striscione prendeva vita. «Crederci sempre mollare mai».

Come contro l’Ascoli, è questo il motto adottato dagli Ultras che hanno appeso lo striscione al plexiglass della tribuna ovest dove si sono sistemati ieri sera. Una birretta e due costicine fatte al momento, alla brace, per ingannare l’attesa dell’inizio dell’allenamento e aspettare i ritardatari (secondo una nota diffusa ieri sera dalla società erano circa trecento i supporters).

Poi, alle venti e un quarto la società apre i cancelli e i tifosi entrano tutti assieme. Si appende lo striscione e si canta a squarciagola mentre la squadra continua a giocare la partitella, quasi come se niente fosse. Un solo imperativo: «Vogliamo vincere».


UNDICI LEONI
. E poi tutti gli altri cori, 11 leoni, biancoscudati alè, con la sfida in famiglia che sembra tanto un incontro di campionato. Passa anche il presidente Cestaro, che ha assistito all’allenamento da bordo campo, e la curva non può esimersi dal dedicargli l’ultimo tormentone: «Mi dia un bianco porco...». Il patron saluta e sorride.


ITALIANO SFILA
. Ma le attenzioni maggiori sono rivolte alla squadra invitata una prima e una seconda volta ad andare sotto la tribuna a raccogliere il calore degli ultrà. Tuttavia la partitella non si interrompe finché, alla terza richiesta, con il gioco fermo, Italiano chiama a raccolta i compagni e sfila assieme a loro sotto la ovest. Applausi e ringraziamenti ai ragazzi della Fattori e una promessa, non esplicita ma sicuramente sussurrata: «dobbiamo vincere per loro». Un minuto sotto la curva e poi tutti di nuovo in campo per completare la seduta. Per gli Ultras, invece, la missione è compiuta, e si può tornare a casa. Dopo una quarantina di minuti di invasione pacifica e festosa i tifosi abbandonano l’allenamento e l’Euganeo torna nel vuoto e silenzioso grigiore che lo accompagna durante la settimana.


INFORTUNI RECUPERATI
. Appuntamento a domani quando la bolgia coinvolgerà almeno diecimila padovani che a lasciare la categoria non ci vogliono pensare. Squadra caricata e anche in forma a giudicare dal recupero degli infortunati. Ai box solo Giovannini mentre si sono allenati con la squadra Italiano, Di Nardo, Cuffa e Renzetti. Quest’ultimi due sono ancora alle prese con le terapie muscolari che non dovrebbero impedire di scendere in campo contro la Triestina. Oggi la truppa torna a Bresseo per l’ultima rifinitura alle 17, prima di partire per il ritiro di Abano.

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