Un infarto stronca Soraya Jimenez

CITTA DEL MESSICO. Aveva regalato la prima medaglia olimpica in rosa al Messico. E del suo Paese era diventata un’eroina: Soraya Jimenez, campionessa del sollevamento pesi, uno scricciolo di un metro e mezzo capace di tirare su 225.5 kg è morta a soli 35 anni, stroncata in casa da un infarto. Una morte choc per il Messico che aveva festeggiato la sua prima olimpionica donna a Sydney 2000, quando la Jimenez conquistò l’oro nella categoria 58 kg: e ora il comitato olimpico messicano è in lutto. Come molti atleti della sua disciplina, la messicana era stata accusata di aver fatto uso di doping nel 2002, dopo un test in cui era risultata positiva. Vinse anche due medaglie ai Giochi panamericani, poi il ritiro prematuro dopo le Olimpiadi di Atene, a causa di continui problemi alla gamba sinistra (aveva subito quattordici interventi chirurgici). Dietro la sua morte improvvisa però ci sarebbero problemi cardiorespiratori di cui la pesista soffriva e che le avevano causato la perdita di un polmone: era stata la stessa Jimenez a rivelare a una rivista messicana nel 2010 di combattere con un deficit al sistema immunitario dopo aver contratto diverse volte l’influenza. Dopo l’addio alla carriera aveva lavorato anche come giornalista sportiva.
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