«Una squadra di hockey su ghiaccio a Padova»

Al Plebiscito avviato un ambizioso progetto che coinvolge anche neofiti di tutte le età

PADOVA

L’hockey ghiaccio al Plebiscito. Quello che sino a pochi mesi fa sembrava solo un sogno della famiglia Barbiero prende sempre più corpo. Dopo aver ultimato i lavori di preparazione della pista e aver iniziato corsi di pattinaggio e pattinaggio artistico, il 2001 Team Plebiscito sta per avviare il primo progetto dedicato all’hockey: i corsi inizieranno il 16 gennaio 2012 e sono aperti sia a giocatori provenienti dal fratello hockey in linea (su rotelle) che a neofiti, grandi e piccoli.

«Al momento abbiamo raccolto una trentina di adesioni di ragazzi alla prima esperienza e più di una cinquantina da atleti che già hanno giocato a livello agonistico – spiega Dimitri Barbiero, presidente della nuova sezione della società – L’obiettivo è quello di arrivare ad avere più formazioni giovanili e una squadra assoluta da iscrivere al prossimo campionato federale su ghiaccio: dovremo valutare le domande che ci arriveranno ma l’idea è quella di partire dalla serie C già dal prossimo ottobre. Per Padova è un giorno storico».

Quella di via Geremia è una struttura di per sé unica, perché si tratta dell’unico palaghiaccio del Nord Italia che non sorge in area montana. La pianificazione degli allenamenti è stata affidata a elementi di provata esperienza: in particolare Matti Moijanen, finlandese che ha giocato e allenato in Italia, sarà il primo tecnico. Nello staff anche Stefano Frigo, ex giocatore dell’Asiago e attualmente capitano dei Ghosts Padova e altri nomi di spicco come Francesco Zanin, Giampaolo Sibilia, Luca Dotto, Carlo Disarò, Francesco Ponterosso e Federico Zaccaria.

«Tutti gli atleti provenienti dall’hockey in linea avranno la possibilità di svolgere con regolarità un allenamento a settimana da noi. Quella con i Ghosts è una collaborazione che si è creata spontaneamente, anche perché la versione in linea di questo sport nasceva proprio per ovviare alla mancanza del ghiaccio, ma ora la struttura c’è – conclude Barbiero – Siamo però aperti a tutti e abbiamo ricevuto anche proposte di collaborazione da Asiago e Cortina, società disposte a mandare a Padova i giocatori delle loro seconde squadre, che trovano poco spazio in serie A. Ai nuovi atleti che inizieranno a giocare non sarà invece richiesta alcuna preparazione preliminare o conoscenza di pattinaggio».(d.z.)

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