A 19 anni uccisa dalla leucemia in un mese

Irene Righetti frequentava l’ultimo anno del Ruzza, a Padova, e sognava di diventare stilista: era stata sindaco dei ragazzi

TORREGLIA. Stroncata in meno di un mese da una leucemia fulminante la diciannovenne Irene Righetti, che abitava con la famiglia in via Volti a Torreglia e sognava di diventare una creatrice nel settore della moda. I sintomi della malattia si erano manifestati i primi di dicembre, quando si era reso necessario il ricovero all’ospedale di Padova dove si è spenta nella tarda mattinata di mercoledì 30. Alla vigilia di Natale era stata spostata al centro Gallucci. La terribile notizia del decesso è arrivata in municipio mentre era in corso il consiglio comunale: tutto il paese è sconvolto dalla tragedia.

Irene stava frequentando l’ultimo anno all’Istituto Usuelli Ruzza di Padova. Era una ragazza solare con tanta voglia di vivere, creativa e piena di iniziative, che studiava con profitto per realizzare il sogno di lavorare nel settore della moda. Lascia affranti dal dolore la mamma Marta Veronese che fa parte del personale Ata del liceo Alvise Cornaro di Padova, il papà Maurizio Righetti artigiano pittore decoratore e i fratelli Davide, Alessandro e Massimo. Tutti più grandi di lei.

In via Volti la conoscevano come la ragazza della bicicletta da uomo perché la vedevano spesso passare in sella ad una bici con il telaio da uomo. «Era una giovane molto educata che si fermava a salutarmi e mi chiedeva come stavo perché sapeva che avevo da poco perso il marito», afferma un’anziana vicina di casa. «Non è possibile morire a quell’età, immagino il dolore dei genitori e dei fratelli. Una famiglia molto unita».

Irene aveva in testa fin da adolescente dei progetti di vita ben precisi. Quando frequentava la scuola media Facciolati di Torreglia si era messa in lista ed era stata eletta nel consiglio comunale come sindaco dei ragazzi. In Comune ricordano ancora il suo arrivo da sola, in bici, per partecipare alla prima seduta e con la fascia tricolore alle celebrazioni del 4 novembre e del 25 aprile. «Sapeva scegliersi gli amici, non aveva grilli per la testa, teneva molto allo studio e al Ruzza aveva scelto un indirizzo che le piaceva molto e vedeva ormai il traguardo della maturità», commenta commossa un’amica che preferisce rimanere anonima.

Il sindaco di Torreglia Filippo Legnaro e il vice Marco Rigato la sera di San Silvestro si sono recati al civico 26 di via Volti dove abitava la giovane, a portare le condoglianze della comunità alla famiglia che sta vivendo un momento di grande dolore. I funerali della diciannovenne non sono ancora stati fissati. —


 

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