A Este la conferma di Piva: «Ghemo vinto alla grande!»

La leghista Goisis staccata di quasi mille voti, centrodestra battuto ovunque
LA GIOIA. La vittoria è sicura: Giancarlo Piva esulta davanti al computer nella sua sede elettorale
LA GIOIA. La vittoria è sicura: Giancarlo Piva esulta davanti al computer nella sua sede elettorale
ESTE. Giancarlo Piva schianta il centrodestra. Il sindaco uscente sommerge l'avversaria leghista Paola Goisis sotto quasi mille voti, e si conferma per altri cinque anni alla guida della cittadina medievale. Al ballottaggio, il centrosinistra guidato da Piva si accaparra il 54,62% dei consensi, pari a 5.344 voti. La parlamentare Goisis si ferma a 4.440, rimanendo indietro di ben 904 preferenze. Ben oltre ogni aspettativa. La giornata del giudizio si era aperta con un curioso convivio «bipartisan».


Molti dei protagonisti di questa campagna elettorale, di entrambe le coalizioni, si sono dati appuntamento per pranzo alla Tavernetta da Piero Ceschi. Si sono visti assieme Piergiorgio Cortelazzo (Pdl), Giovani Mandoliti (Pd), Mario Sandrin e Leonardo Renesto (Civiche d'Este), Roberto Trevisan (Amici di Vanni Mengotto) e la stessa leghista Goisis. Poi, ognuno a casa sua. O meglio, il gruppo di Giancarlo Piva nella sede di via Ubertino da Carrara, quello di Paola Goisis nella villetta della parlamentare in via Bovolare.


Che non tiri aria buona per il centrodestra lo si capisce già alle 15.30, quando arriva l'esito della prima sezione: nel seggio 1 (piazza Trento), dove il centrodestra aveva dominato due settimane fa, c'è il pareggio tra i due candidati. In stretta successione arrivano i risultati dei seggi 15 (Zuccherificio), 12 (Meggiaro) e 2 (ancora piazza Trento): Piva è avanti già di duecento voti. Nel giro di dieci minuti il centrosinistra allunga clamorosamente. Alle 16, nella centrale operativa di Piva, arriva il boato che dà il via ai festeggiamenti: il sindaco uscente urla a squarciagola che Deserto è sua di quasi ottanta voti. Alle 16.30 un estasiato Felice Gambarin porta il risultato dell'ultimo seggio, il quarto (via Argine Restara, quello in cui vota la Goisis), anche questo tutto di Piva, e si lascia andare a un «Abbiamo vinto a valangaaaaaa!». Qui Piva si sbottona e scioglie lo stress: «Ghemo vinto alla grande!».


Chiara, moglie del confermato sindaco, mette giù il pennarello con il quale stava annotando tutti i risultati su un cartellone e si lascia andare a un abbraccio calorosissimo con il marito. «Ciao Fra, dì alla nonna che ho vinto», esclama trafelato Piva al telefono con il figlio. Nel frattempo si piange, si fumano sigari (Mandoliti ne accende uno al vincitore), si inviano sms (a Rosa Rizzato il titolo di campionessa di battitura testi al cellulare), s'intona persino «Bandiera rossa». In comitiva, con Piva in testa, un centinaio di persone in festa accompagna il sindaco in municipio, e poi ancora in gruppo si va in piazzetta Trento. «Da domani la chiameremo piazza della Vittoria», annuncia tra il serio e il faceto Piva, tra interviste alle tv e brindisi.


Un discorso a parte merita l'affluenza alle urne, che si è fermata al 71,21% degli elettori: più bassa rispetto al primo turno (75,96%), leggermente inferiore al ballottaggio del 2006 (71,51%), ma comunque tra le più alte in Italia. A fronte di una media nazionale del 60,12%, Este è entrata tra le prime quattro percentuali della penisola, superata solo da Alatri (Frosinone) con il 76,35%, San Felice a Cancello (Caserta) con il 72,84% e Ariccia (Roma) appena sopra con il 71,26%.

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