A Piove due eccellenze sanitarie

PIOVE DI SACCO. C’è stata grande partecipazione ieri alla tradizionale cerimonia dell’Immacolata Concezione in ospedale. Dopo la messa celebrata da monsignor Gino Temporin e il concerto natalizio offerto dall’associazione Amici del Gradenigo, c’è stato il consueto incontro in sala Cappellari fra la direzione, il personale e le autorità cittadine. A fare gli onori di casa, in un clima decisamente più disteso rispetto all’anno scorso quando le sorti della struttura sanitaria della Saccisica apparivano ancora molto incerte, è stato il direttore generale Urbano Brazzale il quale, affiancato dal direttore sanitario Domenico Scibetta e il direttore medico Carla Destro, ha presentato il bilancio di un anno di lavoro. «In questa giornata speciale», ha detto, «ribadiamo che l’ospedale di Piove non deve essere polo di attrazione solo per la Saccisica ma per l’intera provincia». Sono due i progetti principali che vedranno la luce nel 2015: «Piove avrà l’unico centro provinciale per la procreazione medicalmente assistita», ha sottolineato il direttore generale, «e anche il centro provinciale per la lavorazione del sangue. Inoltre abbiamo chiesto un finanziamento di 300 mila euro alla Cariparo, in attesa che la Regione si dimostri più generosa con la nostra Usl, per sistemare l’appartamento in via San Pio X che diventerà una casa di accoglienza per le donne vittime di violenza».
Brazzale ha quindi ricordato gli interventi fatti per migliorare l’accesso al pronto soccorso e la sistemazione di tutti gli ambulatori e la riorganizzazione delle sale operatorie. Quindi il benvenuto ai tre nuovi primari: Giancarlo Parisi di Medicina, Ivo Tiberio per Anestesia e Rianimazione e Giuseppe Angeloni per Ostetricia e Ginecologia. Il sindaco Davide Gianella ha riconosciuto il valore del lavoro fatto ma rilancia per il futuro: «Molte cose che oggi vediamo realizzate e di cui siamo molto felici, sono state possibili perché reinserite nelle schede ospedaliere dopo la grande mobilitazione di tutto il territorio. La freccia del futuro da seguire è quella della più ampia e solida integrazione dei due ospedali della nostra Usl. Piove non è riferimento per la Saccisica ma per i 500 mila abitanti dell’Usl 16. Ma è necessario non abbandonare l’integrazione fra area medica e chirurgica e garantire tutti gli strumenti affinché questa nostra struttura possa garantire il suo ruolo». L’onorevole Margherita Miotto ha posto l’accento nel suo intervento sulle difficoltà che la sanità sta vivendo a livello nazionale con i tagli imposti dalla finanziaria. Il presidente della V commissione Sanità del consiglio regionale Leonardo Padrin ha strigliato la Regione: «Non può seguire le ipotesi del Comune di Padova per il nuovo ospedale, il fatto che non si decida penalizza profondamente non solo l’Usl 16 ma la sanità dell’intera regione, tutto il sistema in cui anche l’ospedale di Piove è inserito».
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