A Sant'Urbano l'ultimo saluto a Tommaso Stefani

Sulle note di Jovanotti i funerali del ragazzo morto in un incidente stradale
I genitori e la sorella di Tommaso Stefani (foto Zangirolami)
I genitori e la sorella di Tommaso Stefani (foto Zangirolami)

SANT'URBANO. «Tommaso è risorto ed è in mezzo a noi. C’è nella sua volontà di realizzare i sogni, nell’energia, nell’entusiasmo, nella vitalità. Ed è vivo in coloro che oggi vivono grazie ai suoi organi». E’ un messaggio di forte speranza quello lanciato ieri al funerale di Tommaso Stefani, il barista ventunenne morto giovedì scorso in un incidente stradale. Una gran folla di amici ha abbracciato i familiari del giovane, il cui feretro è arrivato in chiesa sulle note di “A te” di Jovanotti.

Tommaso Stefani
Tommaso Stefani

«Dalla morte del figlio, Dio ha fatto risorgere la vita» ha ricordato il prete celebrante «E Dio lo fa ad ogni situazione di morte, anche con Tommaso», sottolineando poi la scelta di donare gli organi del ventunenne. «Tommaso è vivo soprattutto in noi, che abbiamo ricevuto la sua allegria. Oggi ringraziamo il Signore perché ce lo ha donato» ha continuato il parroco «Essere entusiasti in eterno: solo così lui potrà risorgere veramente».

BELLUCO ph. Zangirolami S. Urbano (PD), 08.02.2016 Funerale Tommaso Stefani. Nella foto: la cerimonia
BELLUCO ph. Zangirolami S. Urbano (PD), 08.02.2016 Funerale Tommaso Stefani. Nella foto: la cerimonia

Prima dell’addio definitivo, un ricordo è stato speso anche da don Roberto, fratello e cognato dei due automobilisti coinvolti nell’incidente che ha stroncato la vita di Tommy: «Appena si rimetteranno verranno ad abbracciare voi familiari. A voi giovani dico che la vita è breve, ed è un bene troppo prezioso». E’ quindi stata la volta dei compagni di classe dell’Atestino, «oggi, dopo mille verifiche e interrogazioni, chiamati al compito più difficile. La tua positività riusciva sempre ad alleviare le nostre paure. Ci contagiavi di energia! Eri energia, eri positività, eri vita. Dai, torna indietro, inventa il modo». Anche una rappresentante dei docenti ha voluto ricordare il carattere sereno e determinato di Tommaso. Da Londra, poi, sono arrivati i ragazzi che vivevano da un anno con il ventunenne: «Siamo la sua famiglia inglese. Non ci siamo preparati discorsi, perché lui non l’avrebbe fatto», hanno confessato, lasciandosi andare ad un lungo abbraccio e ad un toccante pianto che ha scosso l’intera chiesa. L’ultimo saluto a Tommaso è quindi avvenuto nel cimitero di Ca’ Morosini.

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