Abbandonano casa le escort coinquiline di un noto giudice

ARCELLA. Non c’è stato bisogno neanche dell’intervento dei vigili o delle altre forze di polizia. Le due escort, che avevano messo su una casa d’appuntamento, al primo piano, in una elegante,...

ARCELLA. Non c’è stato bisogno neanche dell’intervento dei vigili o delle altre forze di polizia. Le due escort, che avevano messo su una casa d’appuntamento, al primo piano, in una elegante, palazzina, situata nel cuore dell’Arcella, dove abita anche un giudice, hanno lasciato di corsa l’appartamento appena la notizia era stata divulgata dal nostro giornale. «Proprio così»sottolinea un giovane esercente, «hanno preso l’ultimo cappuccino, con brioche, nel mio bar e non si sono fatte più vive. Un vicino di casa mi ha comunicato che se ne sono scappate di prima mattina lasciando addirittura la porta d’ingresso aperta dopo una veloce comunicazione all’amministratore condominiale. Eppure all’inizio nessuno se n’era accorto. Il flusso dei clienti si confondeva benissimo con il normale andirivieni che si verifica in tutti i condomini, dove abitano tante persone, anche perché nella palazzina in questione, oltre ad una serie di famiglie rispettabili, ci sono anche alcuni studi professionali».

L’alcova era venuta allo scoperto nel momento in cui un potenziale cliente, ospite in una famiglia che abita nelle vicinanze, si era fatto dare per telefono, dopo aver consultato su Internet il sito erotico Bakeka Incontri, l’indirizzo preciso dove andare a consumare sesso a pagamento. In pratica era stato il residente padovano in una via limitrofa a dire al suo ospite «guarda che nel palazzo dove dovresti andare ad incontrare la prostituta, con la quale hai preso appuntamento, abita anche un noto giudice».

Nel frattempo alcuni residenti, dopo che erano venuti a conoscenza della presenza della casa d’appuntamento in quella bella palazzina, tra l’altro ristrutturata da poco, si erano messi subito in contatto con il magistrato. E così, senza tanto clamore, il giudice si era rivolto immediatamente ad un ispettore della polizia municipale che, stava già programmando un’azione repressiva per mandare via le due escort. Ma non ce n’è stato bisogno perché le due ragazze straniere dopo la pubblicazione dell’articolo, hanno capito a volo di avere il fiato sul collo delle forze dell’ordine e, quindi, hanno tolto subito le tende.

Felice Paduano

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