Accesso negato all’hotel, scatta un esposto

ABANO TERME. La famiglia Borile non molla e ieri mattina, tramite il legale Serena Pomaro, ha depositato alla Procura della Repubblica un esposto nei confronti della famiglia Bernabei. Il Gruppo Borile vuole difendere il futuro dell’Hotel Metropole, di sua proprietà, che rischierebbe la chiusura nel caso in cui i Bernabei chiudessero con una sbarra e recintassero la stradina, laterale di via Flacco, che i giudici hanno definito nei primi due gradi di giudizio non essere pubblica, ma appartenere ai Bernabei stessi. Stradina lungo la quale sorge l’hotel. I Bernabei, che al termine della stradina risiedono, hanno presentato al Comune il 9 febbraio scorso la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività), certificazione che, come si legge nell’esposto depositato ieri, ha avuto il 26 marzo un giudizio di correttezza da parte dell’ente. In attesa della pronuncia della Cassazione, la famiglia Bernabei ha la proprietà della stradina, sentenziata dai primi due gradi di giudizio. Secondo i legali del Gruppo Borile, che sottolineano come cucina, sala da pranzo e lavanderia siano state costruite in regime di stradina pubblica dai primi anni Novanta, però la scelta di chiusura della stradina e la recinzione che verrebbe posta lungo la stessa con rete e muratura non avrebbe seguito la procedura prevista per legge. «Prima di presentare una Scia e stabilire di chiudere la stradina i Bernabei dovevano comunicare la decisione al Gruppo Borile, che su quella stradina ha una servitù di passaggio», fa sapere l’avvocato Serena Pomaro, «A nulla serve l’eventuale consegna dei telecomandi per aprire la sbarra ai Borile, in quanto quella sbarra impedisce prima di tutto il libero accesso ai mezzi di soccorso, ambulanze e vigili del fuoco». I legali annunciano anche una possibile manifestazione dei dipendenti dell’Hotel Metropole. (f.fr.)