Ad Altichiero 16 custodi «Esempio vincente»

«Il segreto è l’organizzazione, perché dopo lo slancio iniziale bisogna avere un metodo che resista nel tempo». Antonio Pieretti coordina un gruppo di sedici “custodi del verde”: sei anni fa hanno adottato il parco del Muretto di Altichiero, vicino al cavalcavia Camerini, e da allora si occupano di aprirlo e chiuderlo, ogni giorno, estate e inverno. E di difenderlo, come se fosse il loro giardino.

«Prima era un disastro», racconta. «Spaccio, rifiuti abbandonati, non era un bel posto e nessuno ci veniva volentieri». Poi la svolta. «La polizia ha cacciato gli spacciatori, il Comune ha sistemato l’area e messo i giochi e noi residenti abbiamo iniziato a occuparcene. Ora la mattina non troviamo più le bottiglie di birra ma giochi per i bambini, disegni con i gessetti». Un altro mondo. «Pensavamo che non sarebbe durata», confessa Pieretti. «Invece ce l’abbiamo fatta. È stato decisivo il fatto che fossimo un gruppo numeroso, perché c’è sempre chi ha un problema. Ed è sempre importante darsi una mano, con buon senso e rispetto, senza autoritarismi, condividendo l’interesse superiore che è quello di prendersi cura del luogo».

Ora il parco è sempre pieno: gli anziani si prendono le panchine al mattino, i bambini in dad ci vanno a tutte le ore. «Facciamo un piano annuale di turni. Due volontari coprono un mese, uno fa le aperture e uno le chiusure, così l’impegno ogni otto mesi risulta sostenibile», conclude Pieretti. «Tra noi che abitiamo più vicini, poi, c’è sempre qualcuno pronto a intervenire in caso di bisogno. Ci si dà una mano e si guarda anche al futuro: io sto già cercando volontari per i prossimi anni». —



Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova