Addio a Pierluigi Girardi Titolare della Medical Sanitaria

Aveva 60 anni, lascia la moglie e le figlie Brigitta e Beatrice I cavalli la sua grande passione È stato assessore in Comune e nel cda di Banca Centroveneto 

TEOLO

La notizia della morte di Pierluigi Girardi, avvenuta nella notte tra domenica e lunedì allo Iov di Padova, ha suscitato cordoglio unanime nel comune di Teolo dove il sessantenne esercente gestiva da anni, con la moglie Sandra Zambon, la Medical Sanitaria Girardi. Un negozio specializzato nella vendita di prodotti per l’acustica e articoli ortopedici, in via Euganea lungo la provinciale dei Colli, tra Bresseo e Treponti.

Girardi si è arreso ad un male inesorabile che lo affliggeva da tempo e che si era riacutizzato negli ultimi tre mesi fino a portarlo al decesso. Lascia nel dolore la moglie Sandra, le figlie Brigitta e Beatrice di 29 e 26 anni, l’anziana madre Luigina Maura e il fratello Giancarlo.

I funerali saranno celebrati nell’abbazia benedettina di Praglia alle ore 15.30 di martedì 26.

A presiedere il rito funebre sarà il parroco, padre Antonio Mistrorigo. Le tre navate della chiesa all’interno dello storico complesso monastico, con le nuove disposizioni anticontagio può accogliere fino ad un massimo di 200 persone.

Oltre che per la sua attività di commerciante, Pierluigi Girardi era molto conosciuto in paese per aver ricoperto la carica di assessore comunale allo Sport e al Bilancio del comune di Teolo, dal 1998 al 2002 durante il secondo mandato del sindaco Orfeo Alban. Per tre anni, inoltre, dal 2007 al 2010 ha fatto parte del consiglio di amministrazione della Banca del Centroveneto, l’istituto di credito cooperativo che ha sede a Longare nel Vicentino.

Persona dal carattere gioviale e di animo buono, sempre con il sorriso sulle labbra, Pierluigi era un grande amante del mondo dei cavalli. Passione che era riuscito a trasmettere alla moglie e, fin da piccole, alle figlie Brigitta e Beatrice. Di recente si era trasferito da via Euganea Praglia in via Delle Terme, nella frazione di Tramonte. In una casa colonica di stile veneto che aveva appena finito di restaurare. ––

Gianni Biasetto

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