Addio al marchese Imperiali di Francavilla nobile-imprenditore

CITTADELLA

A neppure due mesi di distanza dalla moglie, la contessa Alessandra Giusti del Giardino, si è spento il marchese Gerardo Imperiali di Francavilla. Aveva 76 anni. Uomo distinto, nobile in ogni senso, con la vocazione per il lavoro e una rara gentilezza nell’approccio, lascia le figlie Livia e Prisca ed il figlio Pietro. «Finché l’età gliel’ha consentito, nel lavoro non si è mai tirato indietro», ricorda Pietro, che ha preso le redini dell’attività di famiglia, valorizzando il suggestivo contesto di arte, storia e bellezza naturale della storica villa di Bolzonella lungo la Valsugana, al confine tra Cittadella e San Giorgio in Bosco. Al marchese, figlio di un importante ambasciatore tra la Prima e la Seconda Guerra mondiale, era stato diagnosticato un tumore; dopo l’operazione a gennaio ha affrontato la terapia.

Si è spento ieri mattina nella sua casa. Il figlio ne traccia un ritratto: «Mio padre si sposò con mia madre nel ’68, la sua famiglia era originaria di Genova, ma da generazioni gli Imperiali sono a Napoli. Nel ’75 vennero a Cittadella, dopo il lascito della contessa Andreina Cittadella Vigodarzere». Il marchese seppe innovare il settore: «Erano gli anni d’oro dell’agricoltura e lui colse la necessità di superare una dimensione frammentata creando una vera impresa e sviluppando l’attività di zootecnia. Era un lavoratore, si metteva in prima persona». L’indole laboriosa e uno stile elegante: «Appassionato di storia locale, era un uomo d’altri tempi nel sistema di valori, non gli ho mai sentito alzare la voce, coltivava un profondo rispetto per gli altri e di fronte a toni accesi della controparte conservava calma ed invitava sempre a toni garbati. Era un uomo buono». Imperiali coltivava anche un profondo sentimento religioso: «Andava a messa ogni giorno: dai frati, al duomo a Cittadella, nelle parrocchie di Facca e Santa Maria. Nelle ultime settimane ha sempre seguito la celebrazione in tv». Il commiato al marchese verrà celebrato nella chiesetta di Bolzonella in forma privata. —

Silvia Bergamin

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