Addio al progetto Tangenziale Ovest

Nato 15 anni fa, ha bloccato fondi nel bilancio comunale mentre Veneto Strade e Province l’avevano già accantonato

PIOVE DI SACCO. Finisce nel cassetto il progetto della Tangenziale Ovest. Sfuma così miseramente, dopo quindici anni di parole e proclami, il sogno di una circonvallazione intorno alla città. Nel corso dell'ultimo Consiglio comunale è stato infatti deciso di non rinnovare ulteriormente i vincoli preordinati agli espropri, che impongono di fatto al Comune di bloccare subito centinaia di migliaia di euro per pagare i futuri indennizzi. Un futuro oggi troppo incerto perché l'ente comunale possa permettersi di congelare somme così ingenti. Soprattutto dopo che Veneto Strade e le province di Padova e Venezia, senza tanti giri di parole, hanno fatto sapere di non garantire più il finanziamento. Della cosiddetta Tangenziale Ovest, il cui iter progettuale risale ancora ai tempi del sindaco Carlo Valerio, si era iniziato concretamente a discutere nel 2004, durante l'amministrazione di Mario Crosta, quando era stato dato il via libera al progetto per un anello stradale che avrebbe collegato la Strada Vivai con la Statale 516 e questa con la zona industriale di Arzergrande e, a sua volta, con la Strada dei Pescatori. Un'opera imponente, da oltre 30 milioni di euro, che si sarebbe dovuto realizzare necessariamente per stralci, ma che avrebbe permesso di salvaguardare il centro cittadino dalla viabilità pesante. Il sindaco Sandro Marcolin successivamente, tra il 2011 e 2012, si era trovato ad affrontare la spinosa questione degli espropri e delle diverse osservazioni di chi, vedi Legambiente e comitati vari, mal aveva digerito il nuovo tracciato. «Veneto Strade» ha spiegato in Consiglio comunale il sindaco Davide Gianella «di recente ci ha comunicato che il primo stralcio da 14 milioni di euro è ancora fermo alla fase del progetto preliminare e ad oggi non è in grado di dire se e quando si passerà alla progettazione definitiva. Per noi rinnovare i vincoli significava accantonare a bilancio per pagare gli indennizzi ai privati almeno 250 mila euro. Questo senza alcuna certezza sui tempi di realizzazione di un'opera che comunque sarebbe importante per migliorare la viabilità intorno alla città». In Consiglio comunale la decisione è stata votata all'unanimità.

Alessandro Cesarato

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