Addio Alfonso Cappello Mobiliere di successo inventò il Top Bowling

SAN GIORGIO IN BOSCO
Se ne va un punto di riferimento: si è spento martedì a 89 anni Alfonso Cappello, un pezzo di storia imprenditoriale – e non solo – di San Giorgio in Bosco e dell’Alta. Una storia di fatiche e successi: il papà muore quando è ancora un ragazzo e Alfonso ad appena 17 anni – con i fratelli – apre un capannone improvvisato di fianco alla chiesa del paese natio, a Campodarsego: è la prima falegnameria. Anni ruggenti, i clienti chiamano al telefono del bar, i mobili vengono caricati sulla “biga”. Nel 1960 Alfonso sposa Ines, nascono i figli Giovanni, Fabio e Andrea.
Acquisisce la gestione commerciale e amministrativa della neo Industria Mobili Cappello: il fratello Ernesto segue la produzione, l’altro fratello Alfeo la governance dei negozi. All’inizio degli anni ’80 l’attività conta 180 dipendenti. Non solo impresa: Alfonso, iscritto all’Azione Cattolica, guida la sezione locale della Dc. La famiglia racconta la sua forza: «La prematura morte di Ernesto e la crisi convinsero papà a rivedere radicalmente le proprie scelte. Con una capacità di visione imprenditoriale unica decise di riconvertire i capannoni destinati all’attività di produzione mobili in porzioni destinate a varie attività industriale, e nasce così nel 1992 il Top Bowling».
Un complesso che ha segnato l’immaginario lungo la Valsugana, giusto davanti all’Acqua Vera, per decenni. Impegnato e solidale, presenza solida nei Lions di Cittadella, ha finanziato la costruzione di una scuola per bambini in Ecuador e ha supportato il centro anziani di San Giorgio in Bosco; nel 1993 gli è stato conferito il Drago d’oro. Nella chiesa del paese oggi alle 15 si svolgerà il funerale. —
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