Addio radio, Sherwood è nel web

La storica emittente antagonista sceglie internet: «È più democratico»
Niente più frequenze Fm: Radio Sherwood si tuffa nel Web. Dal 1º maggio la storica emittente radiofonica padovana dell'area antagonista, fondata nel 1976, non trasmette più via etere ma solo in rete. Ieri è stato lanciato ufficialmente il nuovo portale internet, che mantiene lo stesso dominio - www.sherwood.it - ma poggia su un server con una banda molto più potente di quella in uso finora, che consentirà a migliaia di persone di collegarsi contemporaneamente al sito da tutto il mondo per ascoltare in streaming dal computer o dal telefonino le dirette radio e le registrazioni in podcast, per vedere le riprese video degli eventi, per contribuire in prima persona ad integrare il sito con propri articoli e materiali audio-video, sfruttando le nuove frontiere della telefonia mobile e dei social network.  Questa volta Sherwood ha maturato una scelta non solo radicale ma estrema. Un atto rivoluzionario, una «frattura ontologica» rispetto allo strumento stesso che ha permesso al mondo intero di parlarsi a grande distanza. Il punto di rottura sta proprio qui: con le attuali tecnologie in continua evoluzione, solo internet ti permette di comunicare stando al passo coi tempi e senza confini territoriali.  «La rete è una forma di comunicazione più democratica e qualitativamente migliore - afferma Wilma Mazza, responsabile di Radio Sherwood - che inoltre trasforma ogni ascoltatore in un potenziale redattore. Basta avere un Iphone oppure un qualsiasi computer collegato ad internet per ascoltare fino a quattro streaming contemporanei, oltre a tutte le altre funzioni, alla web tv, al collegamento diretto coi social networks e ad un imponente archivio impossibile da valorizzare in Fm». Multimedialità, indipendenza e condivisione sono marchi di fabbrica di Sherwood, che si sposano perfettamente con la realtà del web, con le richieste del pubblico più giovane.  Certo per alcuni sarà difficile abituarsi. Il cambio è spiazzante: accendi la radio, e Radio Sherwood non c'è. La concessione per le frequenze è stata venduta al network radiofonico che fa capo a Radio Birikina, per alcune centinaia di migliaia di euro. «Più che rendere nota la cifra, voglio sottolineare che i soldi li abbiamo reinvestiti subito sul potenziamento delle tecnologie per effettuare le trasmissioni in rete» spiega Graziano Sanavia, uno dei responsabili di Radio Sherwood e del festival che da 18 anni si svolge a Padova tra giugno e luglio. Ma perché abbandonare del tutto le trasmissioni in Fm? Non era possibile far coesistere le due cose? Come faranno gli ascoltatori abituati a sintonizzarsi dalla propria auto, o la gente che accende la radio mentre lavora? «Ci sono gà telefonini - risponde profetico Sanavia - con cui è possibile ascoltare la radio in auto, tra qualche anno saranno la norma. E appena uscirà la prima macchina con la connessione integrata le Fm subiranno un colpo mortale. Il futuro della radio è la rete e la condivisione dei contenuti con gli ascoltatori».

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