Affidato l’incarico al medico legale dirà se le ossa sono di Isabella

Ci siamo, è stato dato ieri l’incarico della procura rodigina al medico legale Lorenzo Marinelli di Ferrara, consulente abituale al quale ricorre la procura, di analizzare i resti ossei trovati ad Albarella e a Porto Caleri di Rosolina Mare. Il pm padovano Giorgio Falcone, titolare dell’indagine sull’omicidio di Isabella Noventa, ha chiesto alla collega rodigina Sabrina Duò di comparare quei resti con tutti i dati biologici (Dna compreso) appartenenti a Isabella. Obiettivo: capire se quel frammento mandibolare possa essere suo, chiudendo così un giallo che ha infiammato l’estate nell’isola privata in provincia di Rovigo.
i quesiti
Marinelli dovrà rispondere ai seguenti quesiti: individuare se le ossa sono umane o animali; nel caso siano umane se di uomo o donna; l’età del soggetto e la datazione del reperto; prelevare un campione di Dna di ogni osso e per questo si avvarrà dell’aiuto di un antropologo e di un genetista forense. L’indagine è quella che in gergo viene definita “modello 45”, non ci sono indagati e non ci sono ipotesi di reato e non è stata notificata a nessuno non essendoci ipotizzati parte offese. Per ora il caso Noventa è sullo sfondo, non riguarda nessuna delle domande. Ovvio che se saranno estrapolati dei Dna umani saranno confrontati con quello di Isabella Noventa ed eventualmente con quello di altre persone scomparse, visto che negli ultimi giorni sono comparsi sullo sfondo anche altri misteri mai risolti.
il giallo noventa
Certo è che quello di Isabella è il caso più suggestivo, dopo che per tre anni gli investigatori hanno tentato di tutto per dare ai familiari della segretaria di 55 anni delle spoglie mortali su cui piangere. Vale la pena ricordare che per questo delitto, commesso a gennaio del 2016, ci sono tre persone in carcere, condannate a 30 e 16 anni di carcere. Sono l’ex fidanzato Freddy Sorgato, la sorella Debora e l’amante Manuela Cacco. Insieme hanno ideato l’omicidio della donna di Albignasego, recitando pure la messinscena dell’allontanamento volontario.
il corpo nel brenta
Nei giorni successivi all’arresto Freddy Sorgato disse di averla uccisa nel corso di una pratica sessuale estrema e di averne poi gettato il cadavere nel fiume Brenta, che fu scandagliato all’epoca e che sfocia proprio a qualche chilometro di distanza da Albarella. È questo il motivo per cui gli investigatori, alla luce dei ritrovamenti sulla spiaggia dell’isola privata, ha pensato alla comparazione con il Dna di Isabella.
il fratello
Tuttavia Paolo Noventa, fratello di Isabella, fin da subito ha detto di non ritenere che quella mandibola possa appartenere a sua sorella. Lui, odontotecnico, più volte aveva operato Isabella. «Lei non aveva i denti presenti in quella mandibola», ha affermato fin da subito. Gli investigatori però vogliono avere la certezza e per questo sarà indispensabile il responso del laboratorio. Ormai è questione di giorni. —
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