«Agrologic sarà anche un polo di lavorazione agricola»

MONSELICE. Agrologic, la Cervet di Francesco Fracasso annuncia massima trasparenza. «È comprensibile che un investimento così importante» spiega «susciti molte domande e richieste di chiarimento da parte della società civile di Monselice. Proprio per questo Cervet, in qualità di general contractor, adotterà, come è sempre accaduto nei progetti di sviluppo che ha portato a termine in passato, un atteggiamento di trasparenza, avviando un processo di comunicazione puntuale e costante con la cittadinanza». In risposta ai dubbi e alle osservazioni che sono stati sollevati nei giorni scorsi dalle associazioni di categoria, dai movimenti e dalle organizzazioni sindacali, Cervet sottolinea la natura del progetto. «Il termine "polo logistico" per riferirsi ad Agrologic è fuorviante, perché rischia di ridurre il progetto a un mero centro di stoccaggio e trasferimento di merci. In realtà Agrologic è molto di più: l'area artigianale interessata, attualmente in disuso per la messa in liquidazione della precedente proprietà» fa sapere Fracasso «sarà innanzi tutto un polo produttivo e comprenderà anche processi di lavorazione di prodotti agroalimentari provenienti per lo più dai territori vicini, dando valore all'agricoltura locale e favorendo logiche di filiera corta e processi di recupero e riciclo dei sottoprodotti». Per fare questo Cervet si appoggerà a un partner specializzato, di rilievo internazionale. Il nome non è ancora stato rivelato per ragioni di riservatezza: la trattativa, che coinvolge due società di cui solo una verrà scelta, sarebbe tuttora in corso. Fracasso ricorda uno dei fiori all'occhiello realizzati da Cervet, l'Hybrid Tower di Mestre, di cui è prossima l'inaugurazione. «Questo progetto» commenta «è un esempio di rigenerazione urbana di un'area degradata nella quale insisteva l'ex deposito abbandonato dei mezzi di trasporto pubblico Actv». L'azienda, che si è specializzata negli anni come partner della Grande distribuzione organizzata in gran parte delle regioni del Nord Italia, ha realizzato finora 139 punti vendita per le principali firme della Gdo come Lidl, Mondo Convenienza, Interspar, Obi, Saturn e Mediamarket, utilizzando spesso risorse proprie. «Noi curiamo gli investimenti dalla progettazione all'esecuzione dei lavori, garantendo altissimi standard di consegna e puntualità».
Camilla Bottin
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