Alloggi riservati a chi ha più di 15 mila euro

Nell’ex edificio dell’Agenzia delle Entrate nuovi appartamenti in affitto, ma solo per i padovani della classe media

padova

Non c’è posto per i “poveri” in via Vergerio. Durante l’ultima giunta comunale è stato approvato lo schema di convenzione per l’intervento edilizio di ristrutturazione e riconversione ad uso residenziale delle palazzine di Via Vergerio, ex sede degli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate, ora inglobati in quelli di via Turazza.

I residenti della zona di Santa Rita, dopo aver sentito parlare di “housing sociale”, per timore che i loro appartamenti potessero subire una contrazione del valore, hanno chiesto (e ottenuto) che i 33 nuovi immobili non rientrassero tra quelli a disposizione dell’edilizia popolare. L’amministrazione ha deciso quindi di metterli tutti in affitto e non in vendita, ma a prezzi calmierati (che vanno tra i 300 e i 400 euro per un appartamento di 60 metri quadri, fino ai 600-800 euro per uno di 100), rivolgendosi soprattutto alla fascia media, visto che per poter affittare si dovrà avere obbligatoriamente un Isee di minimo 15mila euro.

Potranno poi essere venduti dopo 8 anni, ma solo come prima casa, con un diritto di prelazione per i locatari. Secondo l’amministrazione non c’è discriminazione economica, perché sotto quella soglia di reddito i cittadini possono richiedere una casa Ater, mentre i nuovi alloggi di via Vergerio, una volta realizzati, contribuiranno a dare una risposta alle esigenze abitative di altre fasce di popolazione, come giovani coppie e famiglie a medio reddito, che hanno difficoltà ad accedere al libero mercato dell’affitto, ma allo stesso tempo hanno un reddito troppo alto per avere diritto ad un alloggio pubblico. «Sono stati mesi di incontri e di contatti con i rappresentanti dei residenti e delle società coinvolte nell’operazione di rigenerazione dell’immobile» racconta Antonio Bressa, assessore all’edilizia privata, che si è occupato della trattativa insieme ad Antonio Foresta «e ne è uscito un punto di equilibrio che ci permette di salvaguardare la finalità dell’investimento di housing sociale, di offrire risposte abitative, e al tempo stesso di non influenzare il mercato immobiliare del resto del quartiere». Appartamenti destinati alla classe media, con un Isee tra i 15 e i 55mila euro: «Si tratta di soggetti che non riescono ad avere accesso all’edilizia residenziale pubblica, ma per i quali al tempo stesso può essere difficile ottenere una prima casa con i prezzi di libero mercato che invece in questo caso saranno calmierati». —

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova