Alta padovana, viabilità al collasso: Sp 47 in attesa del Dpcm, Sr 308 senza fondi per il raddoppio
La Sp 47 Valsugana attende la firma del Dpcm per passare ad Anas e sbloccare gli interventi, la Sr 308 resta ferma. Sindaci e imprese lanciano l’allarme: «Così si frena lo sviluppo del territorio».

È una delle zone più produttive e dinamiche del Veneto, ma la viabilità dell’Alta padovana resta il suo tallone d’Achille. Due le arterie sotto osservazione: la Sp 47 Valsugana e la Sr 308 Nuova Strada del Santo. Ma se per la prima si intravede uno spiraglio, la seconda resta ingolfata tra costi e promesse non mantenute.
Il tratto della Valsugana tra Limena e Cittadella è stato approvato per il passaggio da provinciale a statale, ma tutto è ancora bloccato in attesa della firma del Dpcm della Presidenza del Consiglio. Solo con quel documento sarà possibile affidarne la gestione ad Anas, e avviare gli interventi previsti, tra cui la rotonda di Curtarolo, un bypass per San Giorgio in Bosco e una bretella per deviare i mezzi pesanti da Campo San Martino e Piazzola. Intanto sono già stati stanziati 5 milioni per il rifacimento del ponte di Carturo.
«Siamo ancora in attesa della firma del decreto», conferma il sindaco di Cittadella, Luca Pierobon. «È un passaggio indispensabile per sbloccare i fondi e rendere effettivo il passaggio della Sp 47 sotto la competenza statale. Siamo anche in attesa dello studio della Provincia, che sta analizzando i flussi di traffico e i punti critici. Intanto ci siamo confrontati con le categorie economiche del territorio: hanno già proposto interventi concreti per sistemare la 47. Ricordo anche che Cittadella contribuisce per il 50% agli introiti delle multe dell’intera provincia: è ora di avere qualcosa in cambio».
Ben più complessa, invece, la situazione sulla Sr 308, che collega Padova al Camposampierese. Nata negli anni ’90, è già obsoleta: oltre 80 mila veicoli al giorno, molti dei quali mezzi pesanti, la percorrono in entrambi i sensi. Ma di raddoppio, per ora, neppure l’ombra.
«Il raddoppio è una necessità urgente», dichiara Valter Gallo, sindaco di Campodarsego e presidente della Federazione dei Comuni del Camposampierese. «Lo chiediamo da anni insieme alle imprese del territorio. La Regione stima in oltre un miliardo di euro il costo dell’opera: una cifra che ha paralizzato ogni discussione seria. Ma questa arteria va presa in mano, subito. Gli incidenti sono all’ordine del giorno, spesso con esiti gravi. Non si può più far finta di nulla».
La Regione ha confermato che l’intervento rientra tra le proprie competenze, ma per ora sono disponibili solo 50 milioni, destinati all’adeguamento del tratto tra gli svincoli 18 e 19 a Padova Est: troppo poco, troppo tardi.
Si parla di un raddoppio “a stralci”, proposta avanzata anche dal deputato Alberto Stefani, ma senza certezze sui tempi. Nel frattempo, i cittadini restano bloccati in coda, gli autotrasportatori fanno i conti con ritardi quotidiani, e le aziende con costi logistici sempre più alti.
La viabilità dell’Alta resta una promessa a metà: un’arteria in forse, l’altra in stallo. E il nuovo ospedale di Padova Est, ancora da inaugurare, rischia già il primo ingorgo. —
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