Altri dieci alberi abbattuti: «Traditi dal Comune di Padova»

MADONNA PELLEGRINA. La primavera verde aveva illuso un po’ tutti. Ora l’autunno rimette i sogni a posto, svegliando il quartiere con il suono delle motoseghe. Madonna Pellegrina - tra le vie Lori, Catullo, Manfroni e Marsand - non sarà un’oasi verde in una città che perde decine di grandi alberi ogni mese. Tra aprile e maggio, i giardinieri del Comune erano arrivati per piantare qualche alberello e i residenti avevano cominciato a credere di potersi salvare dall’offensiva disboscatrice. Quattro mesi dopo, l’illusione ha lasciato posto alla delusione e alla sfiducia. Domattina, salvo cambi di programma dell’ultimo momento, le motoseghe spazzeranno via quattro frassini bellissimi, tre in via Catullo e uno in via Manfroni. Stando al report del Comune, «il fattore di sicurezza degli alberi è ormai esaurito». Come fossero pile scariche, vanno buttati via. Complessivamente, raccontano ora i residenti riuniti in comitato, «il bilancio tra i recenti abbattimenti e i reimpianti resta sbilanciato in modo preoccupante verso l’eliminazione del verde pubblico dal quartiere». Già altre grandi piante erano state eliminate e «senza proteste dei residenti», ricordano dal comitato. «Ma ora non capiamo il motivo per cui dobbiamo perdere altri alberi dai nostri viali».
Il comitato l’altro ieri ha chiesto al Comune di sospendere il taglio dei frassini così da valutare «se si può procedere con la messa in sicurezza degli alberi tramite potatura». Non c’è ottimismo, ma un po’ di speranza. Al sindaco, i residenti hanno scritto: «Confidiamo nella sua sensibilità, ma se non arriveremo a ottenere almeno una sospensione degli abbattimenti, non rinnoveremo a questa amministrazione la fiducia che si era guadagnata nel nostro rione».
Il copione è noto. Potrebbero raccontarlo con dovizia di particolari i residenti di via Fratelli Bandiera che, nonostante la disponibilità al dialogo mostrata durante i lavori nella loro strada si sono trovati gli avvisi di abbattimento su quattro tigli. «Ci sentiamo traditi», hanno scritto, «perché avevamo sempre avuto un atteggiamento costruttivo con il Comune. E poi ci siamo trovati l’avviso di abbattimento». Tra l’altro la strada è stata abbandonata con marciapiedi rotti e rattoppati male, la ciclabile è sconnessa, ci sono erbacce e rami caduti. E l’abbattimento degli alberi è difficile da digerire se si considera il motivo: le radici sono state danneggiate durante i lavori. Ma non è finita. Perché anche due robinie di via Marchetto cadranno presto. Erano state risparmiate pochi mesi fa, quando altre della stessa strada erano state abbattute. Nel giro di poco tempo - chissà come - sono diventate pericolose. Saranno eliminate.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova