Ancora arresti domiciliari per Mirco Maculan e Marco Sattin
Il tribunale del Riesame ha respinto una settimana fa l’istanza con la quale l’appuntato dei carabinieri Mirco Maculan, quarantanovenne originario di Thiene con residenza a Padova, chiedeva la libertà dagli arresti domiciliari. L’uomo, è coinvolto con due sedicenti 007 in una brutta storia di truffa ai danni di una madre e di sua figlia e nel rapimento, sia pure per poche ore, del fidanzato di quest’ultima. Con l’obiettivo, almeno secondo la procura di spillare dei quattrini. L’alleggerimento della misura cautelare (Maculan, difeso dall’avvocato Carlo Bermone, era stato anche detenuto nel carcere di Verona dai primi di agosto) era stato disposto dal gip Lara Fortuna con il parere favorevole del pubblico ministero Benedetto Roberti. Il magistrato inquirente, infatti, ha chiuso formalmente l’indagine, atto preliminare alla richiesta di rinvio a giudizio, anche nei confronti dei presunti complici di Maculan (all’epoca dei fatti in servizio al Radiomobile di Padova), Giuliano Sartoron di Borgoricco e Marco Sattin di Campolongo Maggiore. Il terzetto avrebbe convinto le due donne di essere nel mirino dei narcotrafficanti a causa del fidanzato della ragazza. Così, con la scusa di proteggerle, si sarebbe fatto consegnare 16 mila euro. Restano ai domiciliari Maculan e Sattin, mentre Sartoron è ancora in carcere.
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