Andrea&Michele, due dj, una radio e tremila tradimenti da raccontare

PADOVA. Dopo cinque anni di trasmissione e tremila tradimenti ascoltati, sono arrivati in Veneto, presentati dal movimento Sugarpulp a Padova (il 23) e a Mestre alla Feltrinelli (il 24), Andrea&Mi...
Di Silvia Gorgi

PADOVA. Dopo cinque anni di trasmissione e tremila tradimenti ascoltati, sono arrivati in Veneto, presentati dal movimento Sugarpulp a Padova (il 23) e a Mestre alla Feltrinelli (il 24), Andrea&Michele, per parlare del loro libro “Alta Infedeltà-Anonimato Garantito”, uscito a settembre per Kowalski. Il libro raccoglie il materiale che i due dj di Radio Deejay hanno raccolto nella rubrica del venerdì mattina “Alta Infedeltà” all’interno del format “Deejay 6 tu”, in cui gli ascoltatori mandano gli sms che si scambiano con i loro amanti e poi, in diretta e protetti dall’anonimato, confessano i loro tradimenti.

Che idea vi siete fatti del tradimento? È fisiologico, necessario?

Andrea: «Per una parte di persone, il 55 per cento, è così. A volte è il cuore, a volte è solo una cosa fisica, o mentale: ma possiamo usare come termine è una “esigenza”».

Michele: «Le statistiche parlano chiaro; si potrebbe riadattare il famoso detto l’ormone batte dove il cuore duole».

Donne e uomini hanno diverse o identiche motivazioni?

Andrea: «È difficile tracciare un profilo per genere, bisognerebbe parlare di parte maschile e femminile negli individui»

Michele: «Nel maggior numero dei casi è la mancanza di qualcosa nelle quattro mura domestiche e spesso questo qualcosa è sotto le coperte, sicché quando l’affinità sessuale va scemando, dopo 10-15 anni, si va a cercare da un’altra parte e si mettono sul tavolo argomentazioni, dal punto di vista sessuale, mai messe durante la storia ufficiale. Da lì vengono fuori situazioni un po’ border, definiamole così, con gli amanti».

L’episodio che vi è rimasto nel cuor e?

Andrea: «Per me “lo sceicco”, uomo innamoratissimo della moglie, per lui il suo faro, ma allo stesso che “deve” avere l’harem. Questo gratifica il suo narcisismo, il suo bisogno di sentirsi ancora cacciatore».

Michele: «A me piace tantissimo “sex machine”, prima storia del libro. Lei ha una giustificazione “logica” al tradimento: non vuole inflazionare il suo rapporto sessuale. È molto disinibita, molto pretenziosa, e si è creata tre vie di fuga, tre amanti, e continua ad andare a letto anche con il marito. E lo fa per una buona causa, altrimenti il marito sarebbe vessato tutti i giorni da questa richiesta di sesso».

Confessereste mai un segreto in radio o tv?

Andrea: «Lo facciamo regolarmente tutti i venerdì mattina. Bisogna che voi lo cogliate, siamo talmente sottili».

A Padova in questi giorni c’è un festival, il “Secondomè”, in un cui un autore di cinema si racconta attraverso i suoi gusti. Facciamolo anche con voi. Qual è il piatto preferito?

Andrea «Pratichiamo la dieta “a zona”. Cioè in base alla zona dove andiamo mangiamo le tipicità. In Veneto volevamo provare i folpetti».

Michele: «Per essere un po’ campanilisti, io da cremonese trapiantato a Brescia dico lo spiedo bresciano con polenta, forse meglio di un amplesso con una splendida donna, se cucinato bene».

Andrea: «Condivido ma faccio anch’io del campanilismo cremonese, siamo a novembre, il mese del porco, io difendo il cotechino cremonese. November pork».

Libri preferiti?

Michele: «Alta Infedeltà- Anonimato Garantito” lo dico con cognizione di causa perché, secondo me, è scritto molto bene, ha un riscontro sociologico non da sottovalutare, e perché vi fate due risate e poi vi fate anche due pensieri».

Andrea: «“Così parlò Zarathustra” ».

È tempo di primarie.

Michele: «Ci candidiamo. Io parto con il partito del “Ti voglio bene”, il claim del partito è “diventate tutti pastori e non pecore”, sarà no profit, che in Italia è quasi un’eccezione che conferma una regola, se vi volete bene e se ci volete bene, seguiteci in questa nuova esperienza».

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