Aps, il tram dei consulenti: quasi 4 milioni di euro spesi negli ultimi due anni
Ci sono collaudatori, assistenze legali, individuazione dei fabbisogni aziendali. La società: «Sono investimenti necessari a fronte delle due nuove linee Sir»

Aps Holding guida il tram dei consulenti a pieno regime. In attesa dell’arrivo dei 28 mezzi a quattro carrozze, nei piani alti si susseguono «pareri tecnici», «supporti legali», «servizi di accompagnamento progettuale», soprattutto relativi alle due nuove linee del tram, ma non solo. Nel 2024 la società, controllata al 100% dal Comune, ha affidato 64 incarichi di consulenza esterna, per un totale di quasi 2 milioni e mezzo di euro.
Architetti, ingegneri e avvocati hanno supportato (e supportano) la partecipata nell’organizzazione, progettazione e gestione dei lavori. La media del 2024 è notevole: cinque consulenze al mese, con una spesa di oltre 200 mila euro ogni 30 giorni. Nel 2025 la cifra si riduce a poco meno di 1 milione e 170 mila euro per 30 consulenze; un taglio netto del 50%, segno di una progressiva razionalizzazione delle attività esterne o più probabilmente della fine della fase progettuale più intensa.
Scorrendo gli elenchi, sfilano nomi e compiti. Il 9 luglio 2024 l’ingegnere Simone Agrondi ha ricevuto l’incarico di «componente esperto del collegio consultivo tecnico»: 314 mila euro, fino alla fine del 2026. Si tratta «dell’importo complessivo (e non del singolo componente) destinato al collegio consultivo tecnico, organo obbligatorio in quanto previsto dal Codice dei contratti pubblici per i lavori del lotto 2 della linea Sir2, analogamente è stato istituito un collegio per il lotto 1 della stessa e uno per il Sir 3», spiegano i vertici di Aps. Segue una spesa di 140 mila euro per «assistenza legale sui prodotti derivati (Swap)» per «la causa vinta contro Intesa Sanpaolo che si è conclusa con un risarcimento di 3 milioni di euro».
La rotellina del mouse gira, sempre nel 2024, in terza posizione ci sono 138 mila euro per l’ingegnere Vittorio Maugliani, esperto che ha lavorato per il Ministero dei trasporti, collaudatore del Sir3, «figura prevista per legge». Oltre 300 mila euro sono usciti per consulenze legate alla realizzazione del nuovo parcheggio boscato all’ex caserma Prandina, compresi i servizi legati alla bonifica bellica. E poi prestazioni professionali per assistenza in giudizio (40 mila euro), compiti per la gestione interna delle risorse umane (70 mila euro).
Quest’anno la cifra totale si dimezza; in pole non c’è il tram, ma la progettazione esecutiva e la direzione dei lavori della nuova sala del commiato e del restauro del rustico al cimitero, compito affidato all’architetto Claudio Caramel per 138.740 mila euro. Segue la professionalità dell’ingegnere Felice D’Alessa chiamato per «i servizi integrati di art direction e consulenza specialistica per lo sviluppo della rete pubblicitaria di Padova» (138 mila euro). Obiettivo: elaborare delle pensiline del Sir 2 dal design innovativo per il «viale dell’Innovazione».
Altri 138 mila, questa volta destinati all’architetto Paolo Casti, servono per uno studio per la digitalizzazione dei vecchi pannelli per i manifesti pubblicitari. Tra le curiosità spicca una «consulenza continuativa su amministrazione e organizzazione delle risorse umane e servizio» per 137mila euro. C’è anche l’esperto francese, Arnaud Diebolt, pagato 70mila euro «per il controllo dell’andamento della produzione dei nuovi tram e la certificazione del raggiungimento degli step contrattuali in cui sono previsti i pagamenti», sottolinea la società. Ancora più interessante, è l’incarico per la realizzazione di un «piano per l’analisi e valutazione della struttura aziendale di Aps Holding per l’individuazione dei fabbisogni aziendali» (63mila euro): «C’è la necessità di ricalibrare la struttura aziendale per ottimizzare attività e procedimenti secondo principi di efficienza ed economicità organizzativa che rappresentino la base, un domani, di eventuali ulteriori sviluppi delle attività aziendali, in stretta sinergia con gli obiettivi del Comune di Padova», spiegano.
Che c’entri in qualche modo con la questione della vicina scadenza della gestione dell’acqua pubblica, oggi affidata a Hera, di cui si parla da mesi?
Due anni di consulenze quindi, 3,6 milioni di euro spesi, incarichi a volte faraonici. La domanda è: quanto di tutto questo avrebbe potuto essere gestito internamente, con risorse già in casa? «Le variegate ed eterogenee attività conferite ad Aps Holding impongono di approntare un’attenta, costante e lungimirante programmazione, resa necessaria dalle mutevoli condizioni di un mercato altamente competitivo e marcatamente tecnico», concludono i vertici della società.—
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