Arrestato con 2 etti di eroina Il magazzino dietro il PalaGeox

POLIZIA L’eroina sequestrata Il capo della Mobile Marco Calì e una pattuglia della polizia durante un arresto a Borgomagno
POLIZIA L’eroina sequestrata Il capo della Mobile Marco Calì e una pattuglia della polizia durante un arresto a Borgomagno
 Aveva allestito il "magazzino" della sua attività di spacciatore in un boschetto dietro il Gran Teatro Geox di corso Australia. Abderrazak Chaanbi, 36 anni, tunisino, aveva imparato bene il mestiere: dopo 15 anni trascorsi in Italia da clandestino, girando di città in città, aveva preso le misure anche di Padova. Ci hanno pensato gli uomini della squadra mobile di Marco Calì a bloccare la sua attività, al termine di una operazione antidroga che ha portato anche al sequestro di due etti di eroina purissima: sostanza destinata al mercato cittadino.
 Tutto è cominciato con un servizio di osservazione all'Arcella e a Borgomagno, nel corso del quale i poliziotti della Mobile hanno notato i movimenti strani dello straniero, accanto ad alcuni tossicodipendenti, prima di partire in bicicletta. In quel momento è iniziato il pedinamento. Da viale Codalunga ha pedalato fino al cavalcavia Borgomagno, attraversando tutta via Annibale da Bassano, fino ad arrivare in via Maffi, una stradina dietro l'ex foro Boario di corso Australia, poco lontano dal Gran Teatro Geox. Lo spacciatore ha abbandonato la bici in strada, prima di addentrarsi nel fitto boschetto. Nel momento in cui ha iniziato a scavare il terreno, gli uomini della squadra mobile (che hanno dovuto fare i conti anche con le migliaia di zanzare) sono usciti allo scoperto.  Abderrazak Chaanbi in una buca aveva nascosto la droga e tutto l'occorrente per dividerla in dosi: bilancino di precisione, forbici, sacchetti di nylon e ovviamente i preziosi "sassi" marroni. A quel punto sono scattate le manette e il relativo sequestro. Il blitz è stato portato a termine venerdì verso le 17.  Dagli accertamenti svolti in seguito si è scoperto che il nordafricano era entrato in Italia clandestinamente nel 1996, rimanendo tale fino ad oggi. Nessuna richiesta di asilo, nessun tentativo di regolarizzarsi. Ha vissuto 15 anni girovagando per tutta Italia: Modena, Bologna, Matera, Imperia, Brescia, Abano, Agrigento e infine Padova.  È il secondo colpo messo a segno dalla squadra mobile di Calì in pochi giorni. Lunedì scorso gli agenti hanno stretto le manette ai polsi di Mohamed Daou, 25 anni, tunisino in Italia per motivi umanitari, spacciatore di cocaina e conosciuto da tutti con il soprannome "Balotelli" per la somiglianza con il famoso calciatore del Manchester City.

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