Arriva dal Brasile a 59 anni in cerca delle proprie radici

MONSELICE. A 59 anni solitamente si ama la tranquillità abitudinaria di casa e non un’avventura alla ricerca delle proprie origini e una nuova vita in un’altra nazione. L’ingegnere Geraldo Rocque de Oliveira invece, nato a San Paolo in Brasile, ha tolto le sue radici in patria per rimetterle in Italia, dove secondo le carte rinvenute sono nati i suoi avi. Poco più di un mese fa infatti ha ottenuto a Cagliari (in Sardegna le procedure sono più rapide che nel resto d’Italia) la cittadinanza italiana «jure sanguinis», cioè per motivi di discendenza. I suoi bisnonni erano originari di Monselice e portavano il cognome “Rocca”.
Era il 1889 quando Ermenegildo Rocca, classe 1885, con i genitori e sette fratelli partì da Monselice per un lungo viaggio sino a Marsiglia e poi un mese in nave sino in Sud America, per stabilirsi a Garça. Qui la famiglia trovò lavoro nei campi e col passare degli anni il legame con l’Italia si affievolì.
Ci sono volute tre generazioni per riavvolgere il nastro della storia e ben due anni di ricerche per rimettere assieme i documenti che attestavano le origini monselicensi di De Oliveira. «Grazie ad un’associazione che si occupa di ritrovare gli antenati sono riuscito a ricostruire la storia della mia famiglia che partiva proprio da via San Bortolo 8 a Monselice. Un indirizzo che ho scoperto non esistere più. Ero davvero molto curioso, perché nessuno mi aveva mai raccontato l’avventura vissuta dai miei antenati. E questa è stata la prima difficoltà: non avevo alcuna informazione. Ma la sfida più grande è stata reperire informazioni sulla mia bisnonna, poiché i dati delle donne non venivano registrati o comunque non col la stessa cura di quelli degli uomini» racconta in un buon italiano Geraldo, in visita alla città alcuni giorni fa proprio alla ricerca delle sue origini.
«Sono onorato di essere stato accolto a Monselice» aggiunge «Ho sentito un grande affetto da parte di tutti. Anche il parroco del Duomo, durante la messa, ha menzionato il mio bisnonno e la mia storia. Nei pochi giorni trascorsi qui ho incontrato Giovanna Rocca, una possibile mia antenata. Aspetto ancora invece di conoscere Carla Pulze, un’amica monselicense con cui avevo avuto contatti nel gruppo “Sei di Monselice se” ma che non sono riuscito a incontrare di persona. Per ora prenderò casa a Cagliari, ma sono rimasto affascinato da questa città e non escludo certo di potermi trasferire qui. Le persone sono molto gentili, c’è un capitale storico e culturale importante e si mangia davvero molto bene» conclude sorseggiando l’amato cappuccino italiano.
Sono davvero molti i brasiliani che hanno origini italiane. Fra loro il neopresidente Jair Bolsonaro, i cui avi partirono in cerca di fortuna lasciando Anguillara Veneta.
Giada Zandonà
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