Arriva il bike sharing senza rastrelliere Ci prova “MoBike”

L’amministrazione riprova a portare a Padova il “bike sharing” senza le rastrelliere. E in futuro vuole gli scooter elettrici.

Dopo il fallimento del primo tentativo di luglio, quando le due società Obike e Ofo avevano prima manifestato l’interesse per installare 2 mila biciclette a flusso libero (conosciuto come “free floating”) a testa e poi rinunciato, il vicesindaco Arturo Lorenzoni ha fatto ripartire il bando di gara per cercare una società interessata ad occuparsi della gestione. Stavolta le bici saranno però al massimo 500. Attraverso un avviso d’indagine lampo, pubblicato venerdì scorso e in scadenza il 14 dicembre alle 12. Questo infatti il termine ultimo per presentare un progetto di fornitura, installazione, messa in servizio, manutenzione e gestione del sistema sperimentale di bike sharing a flusso libero per un anno.

Dietro la rapidità del bando ci sarebbe però già un accordo di massima con l’unica società rimasta a fornire il servizio in Italia, ossia la cinese Mobike. Pur non avendo più competitor (Obike e Ofo hanno abbandonato la scena), da Palazzo Moroni sono costretti per legge a pubblicare un avviso d’indagine di mercato che però coincide con le richieste di Mobike, ovvero 100 mila euro, a fronte del costo zero del primo bando, quando l’amministrazione aveva deciso d’investire nell’operazione solo per guadagnarci in mobilità sostenibile.

«Se ci sono altre società interessate potranno manifestare il loro interesse, ma Mobike lo ha già fatto ed è pronta a lavorare – ha spiegato Lorenzoni – A Bologna e Milano il servizio funziona, e noi contiamo sulla loro esperienza». Al contrario di altre imprese, come quelle citate e la nota Gobee Bike, questa è l’unica che ha scelto di continuare ad investire sul mercato italiano in mobilità sostenibile. Tutto doveva essere pronto entro la fine di giugno, ma nonostante il doppio bando di aprile l’operazione si era dimostrata un buco nell’acqua.

Ora Lorenzoni ritenta, per poi puntare anche agli scooter elettrici: «Stiamo andando verso una mobilità di servizio e non più di proprietà, quindi non ci sarà più bisogno di acquistare moto». Già ci sarebbero stati contatti con “MiMoto” pronta a portare a Padova 200 scooter, a disposizione dei padovani a 20 centesimo al minuto. —

Luca Preziusi

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