Arriva il dividendo di Hera 5,6 milioni per il Comune

Approvato il bilancio 2015 della multiutility, l’utile netto sale a più di 202 milioni Pillon: «Raggiunti gli obiettivi della fusione». Ora lo “spoils system” nel cda
Di Claudio Malfitano
FUSIONE ACEGASAPS. CESARE PILLON A.D. ACEGAS APS A.D. Cesare Pillon
FUSIONE ACEGASAPS. CESARE PILLON A.D. ACEGAS APS A.D. Cesare Pillon

Per l’esattezza sono 5 milioni e 676 mila euro. È il dividendo che il 22 giugno arriverà nelle casse di Palazzo Moroni dalle azioni di Hera. La multiutility emiliana, in cui il Comune di Padova ha una partecipazione di poco più del 4%, ha infatti chiuso il bilancio 2015 con un utile netto adjusted pari a 202,6 milioni di euro in aumento dell'11,8%, rispetto ai 181,2 milioni del 2014.

Il consiglio d’amministrazione, di cui fa parte Cesare Pillon in rappresentanza dell’amministrazione padovana, ha deliberata la distribuzione di un dividendo di 9 centesimi ad azione. Palazzo Moroni è proprietario di 63.073.356 azioni, dopo averne venduto lo scorso anno più di 8 milioni (fuori dal patto di sindacato che vincola le amministrazione pubbliche) e incassando una ventina di milioni di euro. Adesso arrivano altri 5,6 milioni di dividendo mentre nel secondo periodo di dismissioni (tra il 2016 e il 2017) è prevista la cessione di altre 6 milioni di azioni, pari a altri 16 milioni di euro.

Una vera e propria “cassaforte” per il Comune. E l’operazione di aggregazione di AcegasAps con Hera ha permesso di aumentare notevolmente il patrimonio comunale: nel luglio del 2013 il prezzo di concambio per ogni azione era di 1,01 euro, ieri al momento di chiusura della Borsa valeva 2,6 euro.

«I risultati della fusione sono molto buoni dal punto di vista industriale. C’è stata un’ottima integrazione tra noi e Hera – sottolinea Pillon, che è anche amministratore delegato di AcegasAps – Un successo determinato dalla razionalizzazione dei costi. Erano previsti 30 milioni di euro dalle sinergie nel piano di aggregazione. Di fatto l’obiettivo è stato raggiunto».

Il mandato di Pillon termina a fine marzo e toccherà all’amministrazione Bitonci, per effetto dello spoils system, nominare il nuovo ad. L’identikit è quello di un uomo di fiducia del sindaco, perché la collaborazione con l’amministrazione deve essere stretta, soprattutto per la gestione dei rifuti e della pulizia della città.

In più si profila la gara europea per la gestione della distribuzione del gas dell’Atem Padova 1, dove AcegasAps dovrà confrontarsi probabilmente con i concorrenti stranieri.

c.malfitano@mattinopadova.it

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