Arriva la “culla per la vita” per i figli indesiderati

MONSELICE. Un tempo si chiamava “ruota degli esposti”, oggi nella versione moderna è diventata la “culla per la vita”. L’evoluzione dal Medioevo ad oggi è evidente, ovvio, ma il principio è sempre lo stesso: permettere di lasciare totalmente protetti i neonati non desiderati, nel pieno rispetto della sicurezza del bambino e della privacy di chi li deposita. In Italia – lo rivelano associazioni e movimenti per la vita che citano anche almeno 350 casi di abbandoni all’anno – oggi sono in funzione 47 culle, ma già entro un anno una nuova culla potrebbe nascere a Schiavonia, accanto al nuovo ospedale “Madre Teresa”. L’iniziativa non è solo un’idea, ma ha già alla base un progetto di massima e anche un dialogo avviato con l’Usl 17. A proporre la realizzazione della culla per la vita sono il Movimento per la vita di Este, la Life e l’associazione Prislop di Ospedaletto Euganeo e la Goccia onlus di Baone, che via via hanno raccolto anche le adesioni del Rotary Club di Este e di Pensiero Celeste di Vigonza. Il progetto prevede la realizzazione di una nuova struttura a fianco del pronto soccorso di Schiavonia: una casetta coperta, in cui collocare poi la culla termica destinata ad ospitare il neonato. «Il piccolo edificio sarà dotato di una telecamera puntata sulla culla termica», spiegano i promotori dell’iniziativa. «Nessun altro luogo della struttura sarà oggetto di videosorveglianza, nemmeno l’esterno, perché ovviamente va tutelata la privacy di chi, per qualsiasi motivo, è arrivato a compiere quella scelta». Un sistema d’allarme, dopo qualche minuto (giusto il tempo di permettere al genitore di allontanarsi), avverte della nuova presenza il personale medico e infermieristico del pronto soccorso, che corre dunque a garantire al neonato le dovute cure.
L’investimento, di parecchie migliaia di euro, sarà a pieno carico delle associazioni che hanno proposto la culla per la vita, alle quali spetterà dunque il compito di reperire i fondi. Una prima occasione sarà il concerto di domenica pomeriggio nella chiesa di Rivadolmo di Baone. Si esibirà l’Orchestra a plettro di Breganze, gruppo dalla storia centenaria diretto da Maura Mazzonetto e accompagnato per l’occasione dal soprano Stefania Fugolo. Il concerto sarà a ingresso libero, mentre tutte le offerte verranno destinate a questo progetto. «A oggi le culle più vicine sono le due di Padova (via Ognissanti e via Giustiniani, ndr), dunque il nostro territorio ne era privo», continuano i promotori. «C’è peraltro da ricordare che la Bassa padovana vanta una tradizione positiva in questo senso: una ruota degli esposti era presente in piazza Trento a Este, e un’altra nella chiesa di San Tommaso a Monselice». L’Usl 17 è stata ovviamente informata del progetto e il dialogo tra associazioni e azienda sanitaria è ben avviato. Ora l’unico limite è quello economico: per tutto il 2016 saranno organizzati eventi e appuntamenti per finanziare l’opera.
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