Arsi vivi, altri 6 mesi per la verità

A settembre il processo per i 2 operai morti in fonderia
IN FONDERIA. Il teatro della tragedia
IN FONDERIA. Il teatro della tragedia
 
CAMPOSAMPIERO.
Nel 2008 furono uccisi dalla ghisa fusa alla temperatura di 15 mila gradi. Una morte orribile per 2 operai rumeni, 31 e 32 anni, investiti dal metallo che cuoceva nell'altoforno della fonderia Anselmi a Camposampiero. Davanti al giudice del tribunale di Cittadella, Linda Arata, è imputato Riccardo Milani; il processo è stato rinviato al 21 settembre: verranno sentiti i testimoni del pm, del giudice e le parti civili; il 23 novembre inizierà la discussione. Georghe «Luigi» Bala, 31 anni, era morto subito; dei due era il più esposto sulla bocca del forno e lo sbuffo di ghisa lo investì senza scampo. L'agonia del suo compagno di lavoro, Mihai «Michele» Barbascu (32) durò invece 15 ore, passate nel centro grandi ustioni dell'ospedale di Padova, dove era stato portato in elicottero. I medici, che tentarono l'impossibile, erano però consci che le percentuali di Mihai di cavarsela era quasi pari a zero: aveva ustioni di terzo grado (al limite della carbonizzazione) sul 100% del corpo.  Dall'incidente si sono invece salvati senza gravi conseguenze 3 operai della Anselmi, corsi in aiuto dei compagni, che già in serata erano stati dimessi dall'ospedale. Bala e Barbascu stavano eseguendo un intervento di manutenzione: con una lancia a ossigeno stavano togliendo le scorie solidificate di ghisa che formano un «tappo» all'interno del forno. E' possibile che liberando l'ostruzione il «tappo» sia caduto dentro la colata fluida, provocando il getto incandescente che li ha raggiunti.  Danilo Cazzaro, dello Spisal Usl 15, ha spiegato che «l'operazione in cui hanno perso la vita non era contemplata dal contratto, non c'era neppure nel documento di valutazione rischi della fonderia, era una situazione rarissima e pericolosissima, che è stata affrontata senza sistemi di prevenzione e protezione». Beniamino Nicetto, capo del reparto fusione, ha fatto notare: «Non è stato una mia decisione praticare quel tipo di operazione, ma del direttore dell'azienda presente in quel momento». Un operaio del Bangladesh si è salvato per una pura casualità: «Mi ero allontanato alla fuoriuscita della ghisa perché ero andato a fumarmi una sigaretta». Le due vittime, dipendenti di una ditta d'appalto che eseguiva lavori dentro la Anselmi, la Valtremigna di Cologna ai Colli (Vr), abitavano nel Veronese: Bala, sposato e padre di due figli, a Lavagno, Barbascu a Soave.

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