Assalito da un cane e dal suo padrone

VIGODARZERE. Un uomo e la sua cagnolina sono stati aggrediti all’interno della loro proprietà da un grosso cane e dal suo proprietario. L’uomo, Luigi Sottovia, ha riportato la frattura di un dito, alcune contusioni e un trauma facciale con problemi di vista a un occhio a causa dei colpi inferti dal proprietario del cane, il quale intanto colpiva a poderose zampate la piccola meticcia di casa e poi azzannava Sottovia stesso. Cane che era entrato all'interno di una proprietà privata, privo di museruola e di guinzaglio. Sottovia ha sporto denuncia: non conosce il suo aggressore, ma l’uomo sarebbe stato identificato dai carabinieri. «È accaduto tutto domenica pomeriggio, intorno alle 17.30» racconta Luigi Sottovia, che abita in una casa a Vigodarzere, alla fine di una stradina sterrata, circondato dai campi.
«Stavo potando le ortensie in giardino, mentre la mia cagnolina Claretta, una piccola meticcia di dodici anni, mi gironzolava intorno. Ad un tratto abbiamo visto comparire un grosso cane, tipo un molosso, che è entrato in giardino e si è avventato su Claretta». La cagnolina ha ricevuto un paio di poderose zampate sulla schiena da parte del grosso cane, che stava poi avventandosi su di lei, ma è riuscita a divincolarsi e a sgattaiolare tra le zampe del molosso, fuggendo al riparo dentro casa. «Mentre l'aggrediva» prosegue Sottovia, «sono corso da lei brandendo un bastone di legno, nel tentativo di allontanare il grosso cane e salvarle la vita. Ma è stato allora che il grosso cane mi ha aggredito mordendomi alla gamba sinistra, senza fortunatamente ferirmi, mentre il suo proprietario ha afferrato il mio bastone e ha iniziato a percuotermi al polso e alle dita, offendendomi e ingiuriandomi. Poi, gettatolo a terra, ha iniziato a prendermi a pugni sul volto. Se diversi sono riuscito a schivarli, alcuni mi hanno invece colpito, tanto che dall'occhio sinistro subito dopo l'aggressione faticavo a vedere». Sottovia urla quindi alla moglie di chiamare i carabinieri mentre l'aggressore con il grosso cane si incammina lungo la stradina sterrata e si allontana. «Nella colluttazione, però aveva perso il telefono cellulare che ho recuperato appena se n'è andato e che ho consegnato ai carabinieri. Sono stati loro a incrociarlo poco distante da casa mia». Se loro sanno chi è, per Luigi Sottovia quell’uomo resta uno sconosciuto.
«Non so chi sia» rivela, infatti, «aveva all'incirca una quarantina d'anni, portava un berretto in testa, un giaccone grigio e aveva la barba». Se anche può essere comprensibile che come Sottovia difendesse Claretta, così anche lo sconosciuto volesse proteggere il proprio cane, è decisamente inaudita e spropositata la violenza con la quale si è accanito su di lui, tra l'altro entrando nella sua proprietà. Sottovia alla fine si è fatto accompagnare dalla moglie a farsi medicare all'ospedale di Camposampiero, dove è stato giudicato guaribile in due settimane dalla frattura a un dito della mano destra e dal trauma facciale. Claretta invece non ha riportato ferite né segni da morso, ma zoppica con una zampetta: oggi sarà sottoposta a visite ed esami in una clinica veterinaria. Nel frattempo Sottovia ha provveduto a sporgere denuncia per lesioni nella locale stazione dei carabinieri.
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