Assalto alla famiglia Garro Indagine sulle immagini video

CAMPODORO. Indagini a tutto campo per dar la caccia ai rapinatori che domenica sera hanno picchiato e legato gli ex coniugi Garro nell’abitazione di via Municipio, 51. I carabinieri di Mestrino stanno raccogliendo tutti gli elementi utili a far luce sulla grave aggressione. Verranno in particolare esaminate le possibili telecamere della zona che possano aver registrato movimenti sospetti. Compresi i varchi dei comuni vicini: Villafranca Padovana e Mestrino, anche se la banda di malviventi ha raggiunto l’abitazione della coppia attraverso i campi, evitando quindi la provinciale. Per arrivare lì però è probabile che uno dei varchi sia stato passato. Sicuramente i rapinatori hanno programmato il colpo, tenendo d’occhio l’ex sindaco e assessore provinciale Erardo Garro, 71 anni, conosciuto da tutti come personaggio di spicco della Democrazia Cristiana a fine anni’90 e per la generosità con la gente. «Siamo tutti convinti che l’assalto non fosse improvvisato», afferma il sindaco Gianfranco Vezzaro. «e l’efferatezza usata fa davvero impressione. Ho sentito Erardo diverse volte per sincerarmi sulle loro condizioni. È stato ben strattonato dai banditi e quindi i dolori si fanno sentire, ma sia lui che la moglie stanno abbastanza bene». Entrambi si sono chiusi evitando di commentare la terribile esperienza vissuta.
L’ex moglie Giuseppina Zoppelletto, conosciuta come Pinuccia, era in casa, quando verso le 23. 30 il suo ex consorte che vive a Camisano, ma con cui è rimasta in buoni rapporti, è arrivato a casa per prendere dei documenti. È stato proprio all’arrivo che Garro si è accorto di due uomini con il passamontagna che armeggiavano sulla porta d’ingresso. È uscito a gridar loro contro per farli scappare via, ma ne sono spuntati altri due che lo hanno picchiato costringendolo ad aprire. Hanno legato entrambi a terra con delle fascette da elettricisti rovistando tutta la casa per 2 interminabili ore in cerca della cassaforte. Non trovando nulla, lo hanno minacciato e se ne sono andati con un bottino di 1. 000 euro. I due si sono liberati dopo un quarto d’ora lanciando l’allarme alle Forze dell’Ordine che sono subito uscite sul posto. Grande lo sconforto in paese, dove episodi del genere non sono mai stati registrati. La comunità si è stretta con affetto e preoccupazione attorno alla famiglia. La solidarietà è arrivata anche dal Presidente della Provincia, Fabio Bui: «Sono atti di violenza che sconvolgono tutta la comunità. Sono certo che le Forze dell’ordine sapranno intervenire prontamente per individuare gli autori di questo gesto infame, assicurare i malviventi alla giustizia e garantire in tutti i modi la sicurezza ai cittadini. Compito delle Istituzioni è quello di vigilare sul territorio e mettere in atto tutte le strategie per intensificare i controlli, prevenire e reprimere tali episodi. A Erardo Garro e alla signora auguro una pronta ripresa sapendo di poter contare sul sostegno e la vicinanza della comunità provinciale». –
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