Assegnati 19 alloggi del complesso Ater Lavori interminabili

Gli inquilini sono soprattutto anziani, spostati da altre case Il sindaco: «Così abbiamo liberato unità adatte alle famiglie»
Di Elena Livieri

PIOVE DI SACCO. Sono state consegnate pochi giorni prima di Natale le chiavi ai 19 nuovi assegnatari degli alloggi Ater realizzati in via Monsignor Pio Stievano. Una vera boccata di ossigeno al problema casa che anche a Piove negli ultimi anni, a causa della crisi economica, si è molto aggravato.

Nel complesso, che si trova in pieno centro storico, ci sono otto alloggi da 83 metri quadrati, otto da 50 metri quadrati e tre da 56 metri quadrati. L’assegnazione è stata fatta seguendo il regolamento comunale e alle indicazioni di una specifica delibera della giunta comunale: «Siccome per legge a una determinata ampiezza dell’alloggio corrisponde un numero prefissato di componenti del nucleo familiare che lo può occupare» sottolinea il sindaco Davide Gianella, «nel procedere con le assegnazioni ci siamo attenuti a queste indicazioni. Nei nuovi alloggi sono stati spostati anziani che già abitavano in appartamenti Ater e che erano troppo grandi o si trovano al primo o secondo piano in assenza di ascensore. Così si sono liberate unità adatte ad accogliere famiglie con bambini e si è potuto dare una risposta a persone che da anni attendevano una soluzione».

Sono circa 140 le famiglie nella graduatoria del bando per le case popolari, graduatoria che per due anni è rimasta bloccata, proprio per l’impossibilità di procedere con nuove assegnazioni in assenza di alloggi disponibili. Il complesso in questione, poi, ha subito notevoli ritardi nella sua realizzazione dopo che, durante i lavori, la Soprintendenza aveva contestato all’Ater un abuso edilizio dovuto all’abbattimento di alcune pareti dei vecchi edifici esistenti. I 19 alloggi di via Monsignor Pio Stievano sono stati consegnati agli assegnatari dal sindaco insieme con l’assessore ai Servizi sociali Paola Ranzato: «Erano almeno 15 anni che non si faceva un’assegnazione così importante di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica» conferma Ranzato, «ed è stata una bellissima sensazione vedere la gioia e la soddisfazione delle famiglie. Grazie ai criteri adottati si è creato per altro un nucleo molto variegato di residenti in un contesto davvero molto accogliente. Ora attendiamo gli esiti del nuovo bando indetto lo scorso ottobre, la cui graduatoria sarà pronta in aprile. Nel frattempo stiamo facendo pressioni sull’Ater affinché rimetta a disposizione gli alloggi che si sono liberati e che sono rimasti chiusi in attesa di sistemazione o perché inseriti nel piano vendita che ormai si è concluso. Contiamo che se ne possano rimettere in circolo almeno 5 o 6 nei prossimi mesi così da dare un’ulteriore risposta al problema della casa».

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