Associazione non paga l’affitto arriva lo sfratto per 14 cavalli

SACRO CUORE. Da una parte i proprietari della struttura che non ricevono l’affitto da almeno un anno e che hanno già presentato un esposto.
Dall’altra i soci dell’associazione Ippocampo, che non sanno dove portare i 14 cavalli presenti attualmente nel maneggio e che dicono di aver proposto più volte di comprarlo o prenderlo in affitto dopo che la presidentessa dell’associazione ha fatto perdere le proprie tracce. E in tutta la diatriba c’è di mezzo l’accusa di maltrattamento nei confronti degli animali. È ciò che sta succedendo nel maneggio di via Tevere, al Sacro Cuore. La questione è nata circa un anno fa, quando l’associazione Ippocampo ha smesso di pagare il canone di locazione costringendo così la proprietà a sfrattarla.
«I titolari della struttura amano i cavalli e pensavano di trovare una soluzione inserendo nel proprio fondo l’associazione Ippocampo», ha spiegato l’avvocato Fabio Targa, legale dei proprietari del maneggio. «Il problema è che nell’ultimo anno non solo l’associazione non ha pagato l’affitto ma ci siamo accorti, e lo abbiamo documentato anche con alcune fotografie, che i cavalli appaiono in condizioni difficili, in alcuni casi per ragioni sanitarie e più in generale per la condizione dei fondi, ridotti ad acquitrini, e per la scarsa pulizia degli ambienti».
Questi i motivi che hanno spinto la proprietà della struttura a sfrattare nel dicembre 2016 l’associazione Ippocampo, che però al momento non se n’è ancora andata. I 14 cavalli che avrebbero dovuto essere spostati sono ancora nei box. «Purtroppo abbiamo avuto dei problemi con la presidente dell’associazione, incaricata di pagare l’affitto. Improvvisamente non si è più fatta viva, lasciandoci anche tre suoi cavalli, e noi da un giorno all’altro, inconsapevoli di essere morosi, ci siamo trovati davanti l’ufficiale giudiziario», la versione di Patrizia Bilato, socia dell’associazione. «L’Ippocampo è nato circa sei anni fa. Fino alla scorsa estate facevamo lezioni di cavallo ed eravamo pieni di allievi, poi c’è stato il problema con la nostra presidentessa e ci è arrivato lo sfratto». I membri dell’associazione, proprietari di gran parte dei cavalli, non appena hanno ricevuto la comunicazione di sfratto non sarebbero rimasti con le mani in mano: «Abbiamo chiesto di poter comprare la struttura o prenderla in affitto costituendo una nuova associazione. La risposta è stata negativa». Per quanto riguarda le cattive condizioni in cui sarebbero tenuti gli animali Patrizia Bilato assicura: «Sono delle dicerie che hanno lo scopo di mandarci via. I cavalli vengono abbondantemente nutriti, lavati due volte al giorno e tenuti in luoghi assolutamente idonei. I proprietari ci hanno già mandato più di qualche volta i controlli dell’Usl e tutto è risultato regolare».
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